Composto da Mozart per la contessa Antonia Lodron, e le sue figlie Aloisia e Josephina, il Concerto per tre pianoforti e orchestra è stato concepito per tre musicisti con differenti capacità musicali: se infatti al primo solista appartiene una scrittura più complessa, lo stesso non si può dire per gli altri due che hanno una parte di minore difficoltà. La presenza di tre strumenti comporta un minore impegno per l’orchestra che diventa  sostegno  ad una già potente capacità sonora, che nasce dalla sovrapposizione di tre pianoforti. Il risultato è quello di un’opera dalle sonorità scorrevoli. Pianisti:Sun Hee You, Désirée Scuccuglia, Chiara Bertoglio.In programma anche la Battaglia di Azio di Luigi Mancinelli, uno dei primi grandi direttori d’orchestra italiani, attivo in Italia (in particolare a Bologna e Roma) e all’estero (Madrid, Londra, New York, Buenos Aires). Di Goffredo Petrassi il Coro dei Morti per coro maschile e Quattro Inni Sacri con il tenore Carlo Puntelli e il basso
 Davide Malvestio. Dalla metà degli anni trenta inizia la fase del cosiddetto barocco romano con opere quali il Salmo lX, Magnificat e Quattro inni sacri per tenore e basso dove sono chiaramente riscontrabili le riflessioni dell’autore sull’arte controriformista romana.La produzione successiva, a partire dal Coro di morti su testo di Giacomo Leopardi per coro maschile, si distacca sempre di più da questa estetica neoclassica per intraprendere la strada che porterà il compositore verso una sorta di astrattismo sonoro atonale. Sul podio il Maestro Francesco La Vecchia.