In programma l’Incompiuta di Franz Schubert e la Seconda Sinfonia di Anton Bruckner. Alla morte di Schubert, avvenuta nel 1828, risultavano completati solo i primi due movimenti dell’Incompiuta, Allegro moderato e Andante con moto, mentre di un terzo movimento (Scherzo) rimane lo spartito per pianoforte quasi completo, ma con sole due pagine già orchestrate della sinfonia n. 8, in si minore, D. 759. Non si conoscono i motivi che indussero Schubert a non ultimare la sinfonia. La Sinfonia n. 2 in Do min. di Bruckner, la più ardente e per certi aspetti la più profetica delle sue prime Sinfonie.Iniziata nell’autunno del 1871, un mese circa dopo il quarantasettesimo compleanno del compositore, l’opera è, per la più gran parte serena e fiduciosa. Lo struggente primo tema, enunciato in modo eloquente dai violoncelli nel registro acuto, è, da questo punto di vista, in tutto tipico del genio di Bruckner: il ritmo, l’armonia e la lunghezza variabile delle frasi contribuiscono insieme a un esteso sviluppo.Fra il 1873 (l’anno in cui la Sinfonia fu eseguita per la prima volta con successo) e il 1877, il lavoro fu sottoposto a revisioni da parte di Bruckner e del direttore musicale di corte di Vienna, Johann Herbeck. Roma. Auditorium ConciliazioneDomenica 29 gennaio ore 17.30 lunedì 30 ore 20.30