Fidelio è l’unico lavoro teatrale realizzato da Ludwig van Beethoven (Bonn , 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827). Venne composto dall’autore al culmine della propria esperienza e maturità artistica e rivela nella sua originalità tutto lo stile tipico del genio creativo beethoveniano. Tuttavia la prima versione del Singspiel, presentata il 20 novembre 1805 al Theater an der Wien con il titolo Fidelio, oder die eheliche Liebe (Op. 72), non incontrò il favore del pubblico tanto che Beethoven fu costretto a ritirare l’opera. Gran parte dell’insuccesso fu dovuto, quasi sicuramente, all’eccessiva lunghezza del lavoro (tre atti), ma buon gioco ebbe anche il momento storico molto travagliato per Vienna, che proprio in quei giorni era stata invasa dall’esercito napoleonico e un clima di generale paura dominava la città e i suoi abitanti (quasi tutti gli spettatori erano costituiti da militari francesi). Nel 1814, dietro richiesta del Theater am Kärntnertor, Beethoven tornò ancora una volta su Fidelio avvalendosi della collaborazione del giovane Treitschke, che corresse il libretto migliorandolo dal punto di vista teatrale.  La Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551, anche nota come Jupiter, è l’ultima sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), completata a Vienna il 10 agosto 1788. Essa è l’ultima di un ciclo di tre sinfonie (le altre sono la n. 39 e la n. 40) composte in rapida successione durante la prolifica estate del 1788. Il titolo, col suo rimando mitologico a Giove, non fu assegnato dal compositore ma probabilmente dall’impresario inglese Johann Peter Salomon, allo scopo di evidenziare il carattere grandioso e divino che caratterizza quest’ultima composizione strumentale di Mozart. Paul Hindemith (Hanau, 16 novembre 1895 – Francoforte sul Meno, 28 dicembre 1963), imparò giovanissimo a suonare il violino, ma i suoi genitori non condividevano le sue ambizioni musicali. Ottennero così, come risultato, la sua partenza da casa all’età di undici anni. Paul entrò quindi al Conservatorio Superiore di Francoforte sul Meno, dove studiò direzione, composizione e violino sotto la guida di Arnold Mendelssohn e Bernhard Sekles, e si procurò da vivere suonando in complessini di musica da ballo e commedie musicali. “Der Schwanendreher” rappresenta una delle sue opere maggiori, e quasi emblematiche della sua figura di compositore. Ognuno dei movimenti è ispirato a una canzone popolare tedesca, e la composizione prende il titolo dall’ultimo movimento.  domenica 28 ore 17:30 lunedì 29 aprile ore 20:30 Auditorium Conciliazione |
Orario botteghino:Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 – 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 – 19.30 | Domenica: Ore 15.30 – 16.30
Via della Conciliazione, 4 – 00193 Roma
Per Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Ticket One 892101
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