Un libro bellissimo quello di Luciano Roccia. Primo romanzo autobiografico di una delle più autorevoli figure nel settore dell’Agopuntura, Ci ho messo una vita ad avere vent’anni (Fogola) vuole essere, secondo l’autore, una personalissima testimonianza per poter dire serenamente d’aver vissuto e di essere stato su questa terra.Noi pensiamo che l’obiettivo sia stato centrato in pieno. Questo libro (che vi assicuriamo, si legge tutto d’un fiato) racconta di episodi lontanissimi, racconta Luciano Roccia, la prima infanzia, l’adolescenza passata in collegio; sono “stato” di nuovo con le tante persone con cui ho vissuto, lavorato e viaggiato;ho ritrovato persino una lettera di congratulazioni di EnzoBiagi per il mio articolo pubblicato su La Stampa, nel ’72, dopo ilmio primo viaggio in Cina, paese quasi sconosciuto a quei tempi.Ma avverte non ho scritto tutto, ho tralasciato episodi talmente improbabili da non poter essere raccontati: certe cose se non sono vissute, diventa impossibile crederle. Poi ho tralasciato episodi interessanti, ma coperti dal segreto professionale. E altre storie, esilaranti o tragiche, che ho voluto omettere per rispetto verso gli interessati e verso la mia coscienza.
 
Un libro scritto su incitazione dei miei familiari, continua Roccia, stanchi di sentir ripetere in continuazione cose risapute. Sono stati loro che, per farmi stare zitto, mi hanno suggerito di scrivere un libro.Allora, forza, cominciate a leggere: con una prosa scorrevole e intensa saprete di un bambino diventato ragazzo e poi uomo. Fortunatamente per noi, immaturo.