Il posto dei libri. Quelli da leggere ma soprattutto da possedere. Prodotto del moderno design, oggi la libreria non si limita solo a fornire spazio per i volumi, è un esperimento d’arte, un’opera ingegneristica, uno status symbol. Malgrado il proliferare incombente di lettori di e-book, la libreria pare in buona salute perchè il desiderio di possedere libri cartacei rimane ancora molto forte. In più quello che gli scaffali di libri on-line non hanno è quella capacità di trasmettere un’immagine del loro possessore. Infatti il modo in cui è impostata una libreria svela di colei o colui che li possiede quasi quanto i libri stessi.Ma come è fatta oggi una libreria? Lo illustra con dovizia di particolari e preziose informazione, Alex Johnson, blogger professionista e giornalista, nel suo bellissimo libro bookshelf librerie d’autore (L’Ippocampo). Scaturito dall’omonimo blog di design, il volume conferma che l’oggetto libreria è in pieno fermento: post da tutto il mondo restituiscono un ‘immagine di librerie insolite e intriganti come Metamorphosis (a pagina 36) che intagliata a mano da Sebastian Errazuriz, ricorda il portamento rampicante dell’edera. La seconda parte del volume è titolata Una profusione di idee. E a ragione. Perchè pagina dopo pagina, immagine dopo immagine, pensiamo che tutte facciano al caso nostro (le librerie, come gli armadi, non bastano mai).Così un semplice ripiano si trasforma in pezzo forte dell’arredamento, come Off the Wall (a pagina 139), una carta da parati tridimensionale con un rigofiamento che fuorisce dalla parete per diventare uno spazio libreria mimetizzato.Oppure sedie e divani che ospitano i ibri in uno spazio utile. Il divano Ransa, del design Younes Duret (a pagina 173) sembra galleggiare sugli scaffali che lo sorreggono.Sempre a proposito di librerie insolite, originalissima (a pagina 191), la cassetta per la posta da utilizzare come libreria condominale per stimolare la condivisione tra inquilini attraverso lo scambio dei libri. E poi ci sono le librerie come opere d’arte. Come ha fatto Sanja Medic che sulla facciata di un edificio in una via di Amsterdam ha riprodotto una libreria in ceramica raffigurante il dorso di 250 libri (a pagina 196). Un rifugio per lettori impenitenti, Archive (a pagina 214). Prodotta dallo studio danese David Garcia, forma una sedia per la lettura, con un’inclinazione proporzionale al numero dei volumi ospitati. Dulcis in fundo le librerie -gioiello. Non molto amate dai collezionisti con eterni problemi di spazio, hanno una capacità limitata che può essere considerata una virtù. Religion (a pagina 254), progettata dallo studio Mike and Maaike, contiene solo 7 libri, i testi sacri delle principali religioni del mondo. Del resto le librerie grandi non sono certe pratice. La tradizione vuole che i fari nei luoghi più remoti fossero completamente isolati e che tra le scorte e le provviste a bordo ci fosse una piccola cassa-biblioteca riempita di libri per le letture dei guardiani di fari e dei loro familiari. A corredo del volume una ricchissima appendice informa su articoli, libri, saggi e risorse on -line dedicati ad un oggetto che come assicura Alex Johnson, gode di ottima salute!