Clara, Joséphine, Lucille e Agnès sono cresciute in un anonimo sobborgo parigino negli anni Settanta condividendo l’infanzia e l’adolescenza, poi ognuna ha seguito la propria strada. Ma non si sono mai perse di vista e si ritrovano spesso: per confidarsi, ricordare il passato e ridere insieme. Quattro donne alle prese con la solitudine, il sesso, la fedeltà e il tradimento, i figli, il lavoro. E soprattutto l’amore.
Cinica e dura in apparenza, in realtà fragile e insicura, Clara è legata a un uomo che non ama e vuole lasciare. Non riesce a dimenticare Rapha, il compagno della sua gioventù, diventato un artista geniale, con il quale ha avuto una relazione tempestosa e passionale.
Figlia di panettieri, Joséphine si è rifugiata fra le braccia di Ambroise, uno stimato chirurgo, conquistando un’elevata posizione sociale. Ma un’insoddisfacente vita amorosa la spinge, nonostante i tre figli, ad abbuffate di sesso con sconosciuti.
Lucille, la più raffinata e affascinante, frequenta il jet set con il marito ricchissimo ma vanesio, che preferisce le battute di caccia in Scozia a lei, inducendola così a tradirlo.
Casalinga, madre di due figli, Agnès sembra la più tranquilla: in verità è tormentata da inquietudini che hanno profonde radici nel passato. Dopo Gli occhi gialli dei coccodrilli (2009), Il valzer lento delle tartarughe (2010), Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì (2011), tutti per Dalai Editore, Katherine Pancol ci restituisce un romanzo dai toni sconvolgenti per una storia tutta da gustare. Katherine Pancol un ballo ancoraDalai Editore