“Io sono uno scrittore lettore: non mi propongo di educare o di incontrare il favore del pubblico, scrivo semplicemente quelle storie che mi piacerebbe leggere e che finora nessun altro ha messo nero su bianco”. Cosi’ si presenta Donato Carrisi, celebre autore dei best seller “Il suggeritore”, “Il tribunale della anime” e “La donna dei fiori di carta”, nell’intervista rilasciata a Libreriamo (www.libreriamo.it), il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura. Lo scrittore originario di Martina Franca parla del suo approccio alla letteratura. “Tanto come lettore, quanto come scrittore cerco di non pormi alcun limite”, prosegue Carrisi. “Un autore non deve tentare a tutti i costi di assecondare il pubblico, deve anche saperlo sfidare. Dopo il successo de ‘Il suggeritore’, tutti si aspettavano un seguito del romanzo. Io invece ho scritto qualcosa di diverso, ‘Il tribunale delle anime’: il mio pubblico si è diviso, alcuni non hanno accolto il libro con favore, altri invece hanno saputo seguirmi. Penso che sia importante non precludersi nessuna novita’, nessuna strada: è così che io stesso ragiono quando scelgo le mie letture.” Non pone nessuna barriera alla sua attività, quando scrive non si preoccupa di cercare a tutti i costi il favore del pubblico, eppure i suoi libri sono un successo. Qual è il suo segreto? “Lo scrittore di thriller ha in mente un ritmo: c’è una musica segreta che deve assolutamente rispettare. Se si riesce a riprodurre fedelmente questo ritmo il gioco è fatto. Carrisi insomma non soffre la situazione di crisi dell’editoria italiana, aggravata dalla scarsa diffusione dell’abitudine alla lettura nel nostro Paese. “Il libro non è un prodotto di consumo come gli altri: per sapere se un libro ci piace o no bisogna prima leggerlo”, commenta in proposito.