Filo conduttore dello spettacolo, il tango con tutte le forme espressive che lo rappresentano:oltre alla musica ed alle canzoni, il teatro, il ballo e il cinema. Il primo brano, Fundacion mitica de Buenos Aires, è stato scritto da Luis Bacalov per questo spettacolo ed è ispirato dalla poesia omonima di Jorge Luis Borges.  La narrazione è sostenuta da un testo teatrale scritto dallo stesso Bacalov e da Carlos Sessano che in maniera chiara, ironica, a volte giornalistica, sempre in perfetto stile “porteno”, descrive i fatti che hanno caratterizzato i cambiamenti della Città nel corso dei decenni.  Il ballo, forma espressiva principe del tango è qui rappresentato non solamente da una coppia di ballerini che interpretano, nel modo più autentico, i vari stili a seconda dei periodi storici e dei brani musicali, bensì dalla coreografia contemporanea di Anna Paola Bacalov che sul brano “Danza del duelo” di Luis Bacalov, svela al pubblico la legge del pugnale, facendo duellare i ballerini fino all’ultimo sangue. Il racconto per immagini video, foto di repertorio e film, che aggiungono un ultimo tassello per trasmettere allo spettatore quel sentimento di “nostalgia” tanto caro al regista italo-argentino Carlos Branca Infine il cinema, o meglio il racconto per immagini video, di foto di repertorio e di filmati, che aggiungono un ultimo tassello per trasmettere allo spettatore quel sentimento di “nostalgia” tanto caro al regista italo-argentino Carlos Branca , che nel raccontare la storia di Buenos Aires non può dimenticare di stare raccontando la storia di tanti emigranti, soprattutto italiani e spagnoli dai quali deriva la maggior parte degli abitanti di Buenos Aires, che è anche la storia di suo nonno e dei suoi genitori.