Lo ha rivelato uno studio pubblicato su “Annals of Internal Medicine”: 153 pazienti, infatti, sono stati sottoposti ad un monitoraggio di due settimane, per osservare quantità e qualità del sonno, e, poi, alla una somministrazione, per via nasale, di un rinovirus, causa delle tipiche malattie da raffreddamento. L’indagine ha, così, dimostrato che i disturbi tipici della “stagione fredda” hanno avuto un’incidenza 3 volte maggiore nei soggetti con una media di sonno giornaliera inferiore alle 8 ore, e 5 volte superiore nei pazienti che hanno dormito male.Sheldon Cohen, uno degli autori della ricerca, ha affermato come questo primo studio evidenzia la relazione tra i disturbi del sonno e la risposta del corpo umano al virus del raffreddore.