Sono di ieri i primi lanci d’agenzia sulla nuova campagna dell’ISS per la sicurezza dei prodotti della medicina naturale, promossa dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, che invita la cittadinanza a grande prudenza verso i farmaci naturali e di origine biologica. Sarebbero 400 gli effetti avversi registrati in 8 anni (dal 2002 al 2009 inclusi, ndr), di cui 3 mortali. A distanza di poche ore, è una vera e propria levata di scudi da parte dei medici del settore biologico-naturale.
“Sono addolorato per quei pazienti che hanno utilizzato prodotti naturali e hanno accusato effetti avversi gravi, ma sono anche veramente stupito per questa campagna allarmista dell’ISS”, commenta il Prof. Leonello Milani, medico, Vice Presidente dell’AIOT, l’Associazione Italiana di Omotossicologia che riunisce 4500 medici italiani iscritti ai rispettivi Ordini dei medici e che prescrivono ogni giorno anche medicine non convenzionali e complementari, e Vice Presidente dell’Accademia Internazionale di Medicina Fisiologica di Regolazione. “Anche perchè – prosegue Milani – sono moltissimi ogni giorno gli italiani in ospedale per gli effetti collaterali da farmaci allopatici e di sintesi chimica. La fonte è autorevole: lo ha dichiarato lo stesso Silvio Garattini, che oggi attacca indistintamente le medicine naturali per 400 effetti avversi in 8 anni (dichiarazione del prof. Garattini al Forum Salute Oggi presso l’Università Statale di Milano, fonte Doctor News 21/03/2006, ndr). Garattini fa spesso giusti appelli al buon senso, denunciando la tendenza a cedere a una mentalità farmacocentrica che fa dimenticare quanto sia importante prevenire le malattie attraverso l’adozione di buone abitudini di vita. Ebbene, i medicinali omeopatici e omotossicologici – che sono farmaci a tutti gli effetti secondo la Direttiva Europea in materia – servono proprio a questo, a fare una corretta prevenzione – conclude Milani – ed il loro uso dovrebbe, quindi, essere promosso dall’ISS, e non censurato con campagne approssimative come questa che fa di ogni erba un fascio, senza i doverosi distinguo”.