La carne si conferma un alimento molto apprezzato in Italia, dopo la forte crisi del biennio 2008-2009: si mangiano a testa, in media, 92 chili di carne all’anno, una soglia appena inferiore a quella dell’eurozona (98 chili) e composta per circa un quarto da carne bovina (23 chili). Ma crescono esponenzialmente anche i vegetariani e se fino al 2000 erano una quota marginale delle popolazione, appena 1,5 milioni, si stima che adesso, in base ad una ricerca di Ac Nielsen rielaborata da Eurispes, siano già diventati 7 milioni e che saranno 30 milioni nel 2050, rappresentando almeno la metà degli abitanti del Belpaese.Con l’eccezione di maiale, selvaggina e coniglio, tutti i tipi di carne hanno registrato un aumento di consumo a persona. La maggiore ascesa, con il 3,9%, l’ha fatta registrare il pollame, piazzandosi al secondo posto. L’hamburger, in Italia sta prendendo piede, anche se la strada da fare è ancora lunga, mentre negli Usa ben il 50% del consumo di carne bovina è rappresentato da hamburger in Italia la quota si ferma al 5%”,