Ben il 34% dei giovani ritiene che l’Italia non sa sfruttare le sue eccellenze. Per questo piu’ di uno studente su 2 ritiene che il Made Italy puo’ essere il volano per la crescita del Paese e un giovane su 3 sogna di lavorare nell’agro-alimentare.
Per oltre un giovane su 2 (54%) il Made in Italy e’ un fattore importante per lo sviluppo dell’intero Paese e non a caso ben un giovane su 3 (41,5%) sogna di trovare lavoro nel “Made in Italy” e nello specifico nell’agro-alimentare (29%). Eccellenza (22%), qualita’ (21%) e creativita’ (17,5%) sono le caratteristiche che permettono al Made in Italy di fare la differenza nel mondo. Tuttavia ben un giovane su 3 (34%) ritiene che l’Italia non sa sfruttare le sue eccellenze. Per valorizzarle il 25% degli universitari propone di trasformare il Made in Italy in un’esperienza da vivere, sviluppare una riforma dell’istruzione (18,5%) per insegnare nelle scuole il vero valore delle eccellenze italiane, potenziare il digitale per permettere alle aziende piu’ piccole di affacciarsi su altri mercati (13%). E con l’Expo 2015 ormai alle porte, il 20% degli studenti italiani ritiene che questa manifestazione possa dare piu’ fiducia anche all’Italia.
E’ quanto emerge da una ricerca promossa dal Gruppo Sanpellegrino in occasione della consegna del secondo Premio Sanpellegrino Campus 2014 (http://www.sanpellegrino-corporate.it/campus.aspx), condotta su 10.556 tra laureati e studenti universitari italiani per capire desideri, aspettative professionali e proposte nei confronti del Made in Italy e le loro attese su Expo 2015.