Già da luglio il periodo è duro, per i fichi. Figuriamoci a fine estate. Il prodotto è poco e i prezzi salgono. Il frutto gustoso – che in realtà più tecnicamente è una grossa infruttescenza – ormai viene spesso importato finendo sui banchi di supermercati e fruttivendoli, dalla Turchia o dalla Spagna che serve il Nord Italia ed è di ottima qualità.

Da anni purtroppo ci siamo abituati che già a partire dal periodo clou e quindi quello della massima produzione, i prezzi sono alle stelle pareggiando se non addirittura sorpassando quelli di frutti esotici

La raccolta si è ridotta per il diminuire della richiesta, con la conseguenza che anche quest’anno siamo stati costretti a vedere costi a dir poco esorbitanti. Non è raro che si arrivi pure a pagare 6, 7 e 10,70 euro al Kg per quelli nostrani (sembrerebbe compreso le spese di spedizione in vaschette da 500 g l’una) Insomma leccornie per il palato di pochi. Sono passati gli anni della gioventù quando, soprattutto nel meridione e nelle isole “te li tiravano dietro”.