Architetto, ingegnere, artista di corte versatile, Bernardo Buontalenti visse a Firenze nella seconda metà del ‘500 ed è considerato fra i massimi rappresentanti del Manierismo toscano. Per la sua fantasia e abilità spiccò anche come organizzatore di feste sfarzose e di spettacoli pirotecnici, ma fra tutte le sue opere giunte fino a noi ce n’è una per la quale tutti i golosi del mondo gli sono grati: Buontalenti condivide con il cuoco siciliano Procopio Coltelli l’invenzione delle macchine per produrre il gelato. A lui si attribuisce anche la creazione di una crema a base di latte, miele, tuorlo d’uovo e un tocco di vino, aromatizzata con bergamotto, limoni e arance, nota come “crema fiorentina”, ancora oggi fiore all’occhiello delle gelaterie della città.

Cinquecento anni dopo, oggi Firenze vanta un altro talento nel campo del gelato: Simone Bertaccini, chef del Ristorante Santa Elisabetta, del centralissimo Hotel Brunelleschi. Nel 2009 è stato Campione del Mondo di gelato gastronomico, ovvero non solo dolce ma anche salato, con la squadra italiana.
Bertaccini è dal 2010 alla guida del Ristorante Santa Elisabetta, che ha riaperto da poco al pubblico dopo un’attenta ristrutturazione. Lo chef propone un Menu che spazia fra innovazione e creatività: un viaggio nella sana e sapida tradizione toscana con pennellate contemporanee. Rinfrescante e sorprendente negli abbinamenti dolce-salato, il gelato lo si trova non solo nei dessert (i tradizionali cantuccini con vin santo diventano tortino caldo di cantuccini con gelato allo zabaione e gelatina di vin santo) ma anche, arricchito dalle nocciole, negli antipasti in abbinamento alla terrina di foie-gras impreziosita dai datteri.
Se Simone Bertaccini nel 2009 ha conquistato il titolo di Campione mondiale di gelato gastronomico, l’arte del gelato ha da sempre stimolato la creatività e l’estro degli appassionati, dando vita a competizioni: quarant’anni fa i gelatai di Firenze indissero un concorso per la creazione di un gusto di gelato tutto dedicato al Buontalenti.  A vincerlo fu una delle gelaterie storiche di Firenze, la Gelateria Pasticceria Badiani, che creò una specialità a base di panna e crema che da allora si fregia del nome registrato “Buontalenti” e per la quale vale la pena di spingersi fino in Via dei Mille 20r. Mentre per i più pigri, un ottimo Buontalenti in cono o coppetta si può gustare vicino a Santa Croce, nella storica Gelateria Veneta di Piazza Beccaria 7r.

Altri indirizzi per i golosi di gelato. Prende il nome dalla grotta realizzata dal Buontalenti nel Giardino di Boboli il gusto “Grotta di Bernardino” della gelateria Il Procopio (Via Pietrapiana 60/62r): un mantecato caratterizzato da una leggera nota alcolica e dall’intenso sapore di crema. Un equilibrio che si ritrova anche nella crema al vin santo, una variazione sul tema creata dalla Gelateria Carapina (Via Lambertesca 18) che si è affermata come luogo cult per gli appassionati.

Come si è detto Buontalenti era principalmente artista e architetto: a lui si devono ad esempio il completamento degli Uffizi e il Casino Mediceo di San Marco. Tutte opere che si possono ammirare durante un tour a piedi nel centro della città, al quale accompagnare un altro classico: la crema di sole uova fresche che dal 1930 è il marchio di “fabbrica” del Vivoli in Via Isola delle Stinche 7r.
Altro luogo degno di nota disegnato dall’eclettico architetto è la Fortezza del Belvedere, non lontana dalla quale si trova la Gelateria Lorenzo de’ Medici (Via dello Statuto 3/5r). Notevole il gusto crema ma ancor di più le varianti di frutta scavata ripiene di gelato, una fra tutte il fico ripieno di gelato al fico.

Per muoversi agevolmente a Firenze tra musei, negozi e gelaterie, indispensabile prenotare un albergo centralissimo come l’Hotel Brunelleschi, che fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini: un marchio di fiorentinità e di pregio. La posizione è fantastica: in pieno centro, con vista spettacolare sul Duomo di Firenze, a due passi dalla Galleria degli Uffizi, dai musei più famosi e dalle altre attrazioni di Firenze. L’albergo ingloba nella facciata un’antichissima torre bizantina cilindrica chiamata ‘La Pagliazza’ ed ha al suo interno un museo privato con i reperti rinvenuti nel corso del restauro della Torre e un calidarium di origine romana.  Hotel Brunelleschi
Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze
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