Agli albori della civiltà, le farine impastate con l’acqua e poi cotte su pietre roventi costituivano il più importante mezzo di sostentamento. In principio la farina era ottenuta dalla macinazione delle ghiande con la quale si preparava una sorta di rudimentale pane azzimo. In seguito i nostri avi fecero una scoperta straordinaria: le graminacee, in particolare il farro.

La coltivazione di questo cereale si perde nella notte dei tempi. Originario della Palestina, il farro conobbe una lunga, fortunata stagione sia in Egitto che a Roma. Ne furono trovati resti preistorici in Germania e ad Aquileia, nonché in alcune tombe risalenti all’età dei faraoni.

La letteratura biblica, araba e greca più antica parla di questo cereale come di un nutrimento abituale per gli esseri umani e di un’offerta preziosa per le divinità. Al farro dobbiamo il termine di farina e quello di polentoni affibbiato ai romani, grandi mangiatori di puls, la minestra di farro e cereali prediletta anche dai greci. Il Corpus juris civilis dell’imperatore Giustiniano (528 d.C), prevedeva l’istituto della confarreatio, cerimonia religiosa che si svolgeva alla presenza di dieci testimoni e che veniva compiuta come un sacrificio a Giove Farreo usando un pane di farro. Si ricorreva alla confarreatio anche in occasione dei matrimoni, in quanto serviva a far entrare la donna nella famiglia del marito.

Con l’avvento del grano nell’area del mediterraneo (tra il VI e il V secolo a.C.) diminuì l’uso del farro che rimase comunque l’alimento basilare per le truppe e per la gente di campagna. Il frumento progressivamente lo soppiantò perchè si coltivava più facilmente e la sua farina si lavorava in modo più agevole. Caduto in disuso nel Medioevo, il farro è stato riscoperto di recente.

Così nel 1991 Massimo Fiorani, titolare di PROMETEO, l’azienda marchigiana che da più di vent’anni si occupa di questo prezioso cereale dichiarandone una vera “passione naturale”, crea la filiera che dal seme “ritrovato”nelle zone appenniniche centro- meridionali, selezionato e certificato, arriva agli agricoltori per la coltivazione. Raccolto, selezionato e lavorato il farro viene trasformato in farina con la macina in pietra naturale. Questo antichissimo procedimento evita il surriscaldamento durante la molitura e permette così di salvaguardare le caratteristiche nutrizionali della parte più “nobile” del chicco (il germe) ricca di antiossidanti, senza rinunciare a quella più “saporita” (gli olii essenziali). La materia prima così ottenuta viene utilizzata per la linea dei prodotti Prometeo, rigorosamente biologici al 100% :controllati e certificati, dall’acquisto della materia prima alle diverse fasi della trasformazione fino alla vendita, dal CCPB, uno degli organismi autorizzati in sede ministeriale alla certificazione.

farro

CEREALI NEL PIATTO

I cereali antichi sono, dunque, tornati nei nostri piatti, ottima notizia per chi cerca un’alimentazione sana e gustosa. Le ricette che vi proponiamo sono spesso servite in una pratica insalatiera, per un pasto informale composto essenzialmente da ingredienti di qualità.

Insalata di farro e lenticchie con pomodori marinati, limone e coriandolo

300 g farro perlato bio Prometeo

230 g lenticchie cotte

2 pomodori ramati

200 g pomodorini misti gialli e rossi

4 pomodori o pomodorini sardi

2 coste Sedano

1 Cetriolo

1 Cipollotto

3 cucchiai Olive verdi

1 Limone

10 rametti coriandolo fresco

olio d’oliva extravergine

tabasco

Sale

Pepe

Versate il farro in una pentola con 900 ml di acqua poco salata e lessatelo per 25-30 minuti a calore basso lasciando asciugare quasi del tutto il liquido di cottura. Stendetelo in un vassoio e sgranatelo con una forchetta, poi mescolatelo con un filo d’olio e le lenticchie. Fate raffreddare.

Tagliate a pezzetti le 3 qualità di pomodoro riunendole in una insalatiera. Aggiungete il coriandolo tritato molto fine, il cipollotto affettato sottilmente, il succo del limone, 3-4 cucchiai d’olio, una spolverata di sale, di pepe e una spruzzata di tabasco. Lasciate insaporire i pomodori per almeno 20 minuti, mescolandoli di tanto in tanto.

Riducete in rondelle i gambi di sedano mondati. Dividete il cetriolo a metà per il lungo e tagliatelo a mezze fettine sottili.

Mescolate il farro ai pomodori, quindi unite il sedano, il cetriolo e le olive snocciolate. Se riuscite, lasciate riposare l’insalata per qualche ora prima di servirla. Ricordatevi però di tirarla fuori dal frigorifero almeno mezz’ora prima di servirla per riportarla a temperatura ambiente

Zuppa piccante di zucca, cavolfiore e farro

500 g zucche

1 Cavolfiore

80 g Farro Spezzato Prometeo

2 costa Sedano

1 Carota

1 Cipolla

40 g Zenzero candito

1 Peperoncino piccante

1 spicchio Aglio

1 cucchiaino Prezzemolo tritato

6 foglia Salvia

Olio di oliva extra vergine

Sale

Tritate insieme carota, sedano, cipolla, peperoncino e salvia. Versateli in una pentola per zuppe con 3 cucchiai d’olio e rosolateli a calore basso per 15 minuti.

Riducete la zucca in cubetti e in cimette piccole il cavolfiore. Uniteli al soffritto e fate insaporire per 5 minuti, quindi aggiungete il farro e, dopo pochi minuti, 1,2 l abbondante d’acqua calda. Salate e fate sobbollire per 35 minuti.

Rosolate fino a dorarlo l’aglio schiacciato con 2 cucchiai d’olio. Levate l’aglio e aggiungete lo zenzero precedentemente grattugiato, mescolando con cura. Controllate la densità della zuppa, correggendola con poca acqua, conditela con l’olio allo zenzero e il prezzemolo.

Da sfornare e gustare

Pane di farro

Per circa 600 g di pane finito

450 g di farina di farro monococco Prometeo (bianca o integrale)

50 g di lievito madre (due bustine da 25 g)

330 g di acqua calda

1 cucchiaino di sale

2 cucchiai di olio

All’interno di una ciotola impasta tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto liscio ed asciutto (circa 10 – 15 minuti), formare una palla, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare per 3 ore. Trascorse le 3 ore riprendere l’ impasto e dargli la forma desiderata, mettere a lievitare direttamente negli stampi di cottura, coperti da un canovaccio umido. Lasciare lievitare per altre 2-3 ore. Cuocere nel forno già caldo a 220 °C per i primi 15 minuti, poi a 180 °C per altri 20-25 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di servire.

farro

IL PIACERE DELLA PRIMA COLAZIONE

Dopo il lungo digiuno delle ore notturne, la prima colazione è il momento più importante per riavviare il “motore” del nostro organismo con il carburante giusto per ripartire ed affrontare il nuovo giorno con la giusta energia. Nonostante gli innumerevoli studi scientifici a sostegno dell’importanza nutrizionale della prima colazione, in Italia il 20% della popolazione adulta salta regolarmente il primo pasto della giornata, sia per mancanza di tempo che di appetito (Fonte: Istat, 2008). Inoltre, recenti studi dimostrano che circa il 10% dei bambini salta abitualmente la prima colazione ed il 30% la fa in modo non corretto, mentre studi clinici dimostrano che l’abitudine alla prima colazione aiuta a prevenire l’obesità.

Ecco dunque la colazione ideale: biscotti secchi come Biscotti di farro preparati con farina bianca di farro monococco e solo olio di girasole spremuto a freddo; Biscotti di farro gocce di cioccolato, confezionati con olio di girasole, zucchero di canna, cacao, tutto bio;Biscottoni di farro, un nuovo prodotto nella Linea Farro Monococco; Ciambelline dolci al vino senza uova e latte, accompagnano latte o yogurt, caffè o tè. Infine un frutto fresco di stagione o una manciata di frutta a guscio come mandorle, nocciole o noci.