Originario del modenese e del reggiano, l’aceto balsamico vanta antiche origini: la prima citazione risale infatti all’anno Mille. Da allorasi è fatto apprezzare non solo per le sue doti gastronomiche, ma anche per le sue proprietà terapeutiche e persino cosmetiche. Questo vellutato aceto ha un inconfondibile sapore agrodolce e un perfetto equilibrio aromatico che lo rende adatto anche per la preparazione di dolci e per abbinarlo alla frutta fresca. È ideale nella cucina di tutti i giorni per impreziosire piatti altrimenti con poco carattere. Ve lo proponiamo in ricette molto semplici e veloci, ottime anche in caso vi troviate con degli ospiti inattesi e vogliate servire qualcosa di particolare avendo a disposizione poco tempo. Inutile dire che il balsamico tradizionale non ha eguali, unico inconveniente quello di essere molto costoso.

I segreti dell’aceto balsamico

L’aceto balsamico tradizionale di Modena o Reggio Emilia
Ha prezzi elevati. Prodotto da uve Trebbiano e Lambrusco, prevede un invecchiamento di almeno 12 anni, prima di essere messo in commercio, in botti di legno, il cui tipo varia ogni anno dal rovere al castagno, al ciliegio, al frassino, al gelso e alcune volte anche ginepro e robinia che contribuiscono alla formazione dell’aroma. Ha un colore bruno scuro, brillante, aroma complesso e molto persistente, sapore dolce e agro, ricco di vellutate sfumature. Quando l’aceto è pronto viene valutato da esperti degustatori che ne sanciscono la Dop.