Tempo di ‘vacche magre’, portafogli sempre più leggeri, e l’Italia al supermercato risponde con scelte molto oculate sugli alimenti da consumare: da chi dà molta attenzione all’aspetto nutrizionale di ciò che mangia (37%), a chi sceglie basandosi solo sulla qualità (29%). Solo il 21% degli intervistati si dice, infatti, ancora disposto a trovare un compromesso tra cibi che fanno bene e leccornie. Conseguenza naturale,  risultano immancabili sulle tavole degli italiani i piatti della tradizione regionale (28%) e gli alimenti di stagione (25%). All’opposto, riscuotono meno successo i cibi precotti (29%) e quelli stranieri (26%). E nella “top five” dei cibi del buonumore spiccano su tutti i dolci tradizionali (29%), seguiti da pasta fresche (25%) e snack (23%).È quanto emerge da uno studio condotto su VdG magazine di questo mese, in edicola e sugli aerei della flotta Air One, condotto tramite interviste web a oltre 1.700 utenti (ambo i sessi) di blog, forum e community dedicati al mondo del food, al fine di indagare preferenze, abitudini alimentari degli italiani.