Nel mondo del tutto-e-subito, sembra che tutti vogliano essere famosi. E, grazie al fenomeno globale dei reality televisivi, ognuno lo può diventare Prendete, per esempio, l’esaltato conduttore del programma televisivo americano di enorme successo dal titolo American Dreamz, Martin Tweed (HUGH GRANT). Il concept di Tweed è un brillante rimaneggiamento della formula della caccia al talento: concorrenti desiderosi di apparire (il talento è talvolta un optional) che si scontrano l’un l’altro ogni settimana in televisione per accaparrarsi i voti dei giudici. Nel suo accanito tentativo di conquistare gli incostanti telespettatori e rimanere al top dell’audience della sua rete, Tweed ha fatto veramente qualsiasi cosa per mantenere alta la popolarità del suo programma … e questa stagione, sta per raggiungere nuove vette. Il delizioso nuovo parterre di aspiranti finalisti di Dreamz include: Sally (MANDY MOORE), una bellezza del Sud tutto zucchero e pepe davanti alle telecamere ma non così carina nella vita vera, e Omer, un imbranato possibile terrorista amante dei motivetti dei musical di Broadway. A completare il mix c’è il fidanzato-burattino di Sally, lo stupido giovane reduce della guerra in Iraq William Williams (CHRIS KLEIN), e un colorito gruppetto di groupie, tipi da network, sapientoni culturali e politicanti strategici. E come se non bastasse, per l’ultima puntata della stagione, Tweed si è assicurato tra gli ospiti il Presidente degli Stati Uniti (DENNIS QUAID) in veste di giudice speciale…preparando così la scena per uno spettacolo esplosivo che la nazione non dimenticherà mai più. Ecco il futuro prossimo, dove la fama è bella e pronta per tutti coloro che sono disposti a fare qualsiasi cosa per raggiungerla. Benvenuti nella vertiginosa, satirica American Dreamz, una commedia ambientata nel pazzo e frenetico mondo della celebrità. Weitz (sceneggiatore/regista di In Good Company, co-registalco-sceneggiatore candidato all’Oscar® di About a Boy – Un ragazzo e co-regista di American Pie) punta la sua macchina da presa su una nazione ossessionata dalla fama istantanea, dalla celebrità immediata e dalla sensazionalistica cultura usa e getta.