La Claritromicina, antibiotico ampiamente prescritto per trattare le infezioni batteriche comuni come la tonsillite o la bronchite, potrebbe aumentare il rischio di morte cardiaca, secondo uno studio pubblicato mercoledì sul sito della rivista medica British Medical Journal (BMJ).

I  ricercatori danesi che hanno condotto lo studio invitano alla prudenza e a non destare allarmismi dato che il rischio assoluto rimane basso e che le prescrizioni non devono essere modificate fino a quando i risultati non sono stati confermati da un altro studio.Claritromicina (Biaxin o Zeclar statunitense Abbott Lab e generico) è un antibiotico macrolide relativo alla eritromicina, usato soprattutto per trattare le infezioni delle vie respiratorie e della pelle e per eradicare l’Helicobacter pylori, responsabile di ulcere gastriche.I ricercatori hanno anche studiato la roxitromicina (Rulid di Sanofi-Aventis e generici), un altro antibiotico macrolide utilizzato nel trattamento delle infezioni respiratorie e della pelle.