Storia di una battaglia (quasi) persa in partenza, ma con qualche chance di gloria
Ogni anno si presenta con lo stesso schema: tu entri a cena con buone intenzioni (“stavolta mi regolo”), ne esci come una statuina del presepe abbattuta dalla digestione lenta.
C’è qualcosa di profondamente ingiusto in tutto questo:
l’atmosfera è magica, il menù è bellissimo, la compagnia selezionata con cura… eppure il tuo stomaco si comporta come se avessi mangiato in piedi in un autogrill alle 3 del mattino.
Spoiler: non è colpa del Natale. È colpa del ritmo.
Ma quest’anno possiamo almeno tentare la vittoria. Ecco come prepararsi per sopravvivere a un cenone che dura quanto un volo intercontinentale.
🍽 1. Allena il campo di battaglia (cioè lo stomaco)
No, non con una dieta liquida dal 1 al 23 dicembre.
Ma non arrivare affamato come un lupo delle nevi a tavola.
Mangia normalmente nei giorni prima, includi verdure, fibre, fermenti.
Se l’intestino è già sotto stress, lo capirai… verso il pandoro.
🍷 2. Gestisci l’alleato traditore: l’alcol
Un bicchiere ok, tre e il tuo stomaco ti diserterà.
Bevi acqua tra un brindisi e l’altro, e se proprio vuoi fare i compiti a casa: abbina il vino giusto ai piatti.
(A proposito: il prosecco sul tiramisù è un crimine digestivo.)
🪑 3. Siediti, ma poi alzati
La tavola è lunga, la cena pure. Dopo il secondo, fai una pausa verticale.
Muoviti, aiuta con i piatti, cammina in corridoio.
Nessuno ti giudicherà. Anzi, qualcuno ti seguirà.
La digestione ama la gravità. Sdraiarsi sul divano: vietato fino alle 23:59.
🫖 4. Alleati segreti: tisane e parole sante
Finito il dolce? Apri la credenza della nonna: finocchio, zenzero, liquirizia dolce.
Una tisana dopo cena non fa miracoli, ma aiuta a non addormentarsi digerendo uno zampone.
Evita il caffè se il tuo corpo lo legge come chiamata alle armi.
E ricorda: “Una fetta sola” è un’affermazione potente. Dillo più spesso.
🧘♀️ 5. Respira. Letteralmente.
Masticare lentamente è da illuminati. Respirare tra un boccone e l’altro? Da fuoriclasse.
Metti giù la forchetta ogni tanto. Guarda gli altri parlare. Sii presente, non solo pieno.




