L’eterna dialettica dei sessi, l’incomunicabilità, l’attesa. È questo il fil-rouge della commedia che, dal 28 marzo a 1 aprile, è in scena al Piccolo Teatro Campo d’Arte di Roma. Lo spettacolo, interpretato da Maria Antonia Fama e Alessandro Di Somma, è diretto da Velia Viti. Il viaggio in treno di una fuorisede, un appuntamento al parco di una signorina di buone maniere, il dietro le quinte di un’attrice di rivista. Tre donne, distanti sul piano temporale, si passano il testimone: una cornetta. Dagli anni ’40 ai nostri giorni il telefono diviene simbolo e strumento della relazione di coppia. A un capo la donna, all’altro un interlocutore che non si vedrà mai. I primi apparecchi degli anni ’40, le cabine telefoniche degli anni ’60, il cellulare di oggi: fra canzoni, coreografie, un pizzico di sano cinismo e una buona dose di autoironia si torna indietro nel tempo, seguendo quella saggezza popolare del “si stava meglio quando si stava peggio”, alla ricerca di un’età dell’oro dei sentimenti. Forse quella in cui Arianna si innamorò perdutamente di Teseo. Sin dall’antichità, quindi, il rapporto amoroso per la donna passa attraverso un filo che spesso, però, nasconde una bella fregatura. Appese a un filoCon Maria Antonia Fama e Alessandro Di SommaRegia Velia VitiGrafica Claudia CamponeUfficio stampa Rocchina Ceglia 3464783266 Piccolo Teatro Campo d’ArteVia dei Cappellari,93 – (Campo de’ Fiori)Dal 28 marzo al 1 aprile 2012da mercoledì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00Biglietto: 10euro+2 euro di tesseraPer info e prenotazioni 3288350889- 3386432344 – 3472926032