Prende il via domani la XXVI edizione di Bergamo Film Meeting (8-16 marzo) che, compiuto il giro di boa dei 25 anni, proporrà un programma particolarmente ricco e composito che ne rispecchia appieno le peculiarità. Nel corso degli anni il Festival ha sempre mantenuto viva l’attenzione nei confronti del cinema e del linguaggio audiovisivo in generale, leggendone i cambiamenti e le tendenze, scoprendo e promuovendo nuovi autori e diventando un luogo d’incontro privilegiato, un appuntamento imprescindibile per conoscere, riflettere, stupirsi, trovare cose nuove e riscoprire un passato ancora vivo.L’edizione del 2008 prevede la presentazione di circa 80 film, distribuiti nelle diverse sezioni, per 9 giorni di proiezione. Oltre alla mostra concorso che proporrà 8 film di recente produzione, opere prime o seconde di giovani autori provenienti da tutta Europa, il programma prevede la retrospettiva René Clair – il periodo sonoro, per riscoprire la lievità del tocco registico e l’inconfondibile maestria nel modo di raccontare dell’autore che meglio ha impersonato lo spirito del cinema francese e della Francia tout court; una personale del regista basco julio medem, autore di un cinema in bilico tra realtà e sogno, tra carnalità e tensione romantica, tra pulsione di morte e incognite del caso; il doveroso omaggio a Freddie Francis, uno dei grandi direttori della fotografia del cinema anglo-americano, due volte premio Oscar, nonché regista di film horror che saranno riproposti nel corso di una antamaratona; l’imperdibile omaggio a Chris Marker, il cui fulcro sarà la videoinstallazione Owls At Noon Prelude: The Hollow Men, commissionatagli dal MoMA di New York nel 2005 e presentata a Bergamo in anteprima europea, alla porta Sant’Agostino: una riflessione, a partire dall’omonimo poema di T.S. Eliot sulla storia del XX secolo; la sezione visti da vicino dedicata a film documentari che raccontano una realtà alle quale l’autore si accosta in un rapporto creativo di interrogazione, di indagine e di scoperta. La sezione, che presenta 14 film provenienti da tutto il mondo, si tiene al Cinema Capitol, Sala 1.  E ancora, nell’ambito dell’ormai rodata collaborazione col Fondo Nino Zucchelli, la proposta di due film di Boris Barnet, autore originale e fuori dagli schemi nel cinema sovietico dagli anni Venti agli anni Cinquanta: La ragazza con la scatola e Sobborghi; Jazz on Screen: musica presa alla lettera con un concerto di Michele Rabbia; le anteprime di Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi, Jimmy della collina di Enrico Pau, Nessuna qualità agli eroi di Paolo Franchi, Camille e Mariuccia di Samuele Romano.