Chissà se esiste al mondo qualche regione, qualche città, qualche borgata, che non abbia la sua ricetta di biscotto specialissima, diversa, inimitabile. Proprio perché può essere fatto di ingredienti modesti e comuni, il biscotto è una costante di tutte le cucine, a ogni latitudine. Nel biscotto si può leggere a volte la storia di chi l’ha ideato e persino la sua indole.
Esistono biscotti che rievocano eventi del passato;biscotti la cui confezione è riservata a ricorrenze religiose; biscotti di tradizione pagana; biscotti nei quali leggere la sorte…

Ogni viaggio, se pur beve, può essere l’occasione per scoprire la pasticceria o la panetteria dove si produce un biscotto straordinario e unico. Locali modesti, ingombri di attrezzature artigiane, o sontuose botteghe dove il tempo si è fermato sullo scorcio del secolo, con i soffitti decorati di tralci e volute, i lampadari liberty, la boiserie alle pareti. Ogni strada può celare il negozio dove effettuare piccole scoperte che sono incontri culturali , prima ancora che gastronomici.

E’ quello che è successo a noi passeggiando da autentici flaneurs, per le strade di Firenze: Forno di Antonio Mattei e Premiata Fabbrica di Biscotti e Cantucci. Questo recita l’insegna blu. Entrare in questo “Museo e Bottega” è come scoprire un mondo che credevamo perduto. Le immagini sulle pareti raccontano la storia del famoso Biscottificio di Prato, fondato nel 1858, e i biscotti esposti, un’emozione!

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Abbiamo parlato di confezione. Bene, quest’anno la proposta delle storiche Cappelliere, utilizzate al Biscottificio per la spedizione dei prodotti fin dagli anni ’20, è stata ampliata con le Edizioni Speciali dedicate alla Colazione, al Pranzo, alla Merenda ed allo Spaghetto a Mezzanotte. Sono composizioni che propongono delle vere delizie da gustare in diversi momenti della giornata e con una vasta gamma di proposte culinarie, che fanno da complementi ai tradizionali prodotti del Biscottificio.

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Tra le proposte, i Biscotti della Salute. Fette di Pan Brioche tostato, preparate secondo la ricetta originale del 1858 a base di farina di grano tenero, burro, uova, zucchero, lievito fresco e sale marino, senza conservanti e senza sciroppo di glucosio.
La doppia e lenta lievitatura del Pan Brioche che una volta sfornato viene tagliato a fette, lasciato riposare 24 ore e la successiva tostatura, ne assicurano la fragranza e la friabilità. Nella versione classica, integrale e senza zucchero.

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