Ecco perché TripAdvisor, il sito di recensioni di viaggio più grande del mondo, ha stilato la Top 10 delle vie del vino da non perdere in Italia per centellinare i migliori vini. 1. Asti, Piemonte
La capitale dello spumante e del Barbera è una città a misura d’uomo, né troppo grande né troppo piccola, e anche grazie al suo impianto urbanistico di concezione medioevale, offre l’atmosfera ideale per chi va in cerca della miglior cantina dove brindare con un eccellente calice di vino. 2. Marsala, Trapani,  Sicilia
Questo antico punto di attracco navale, prima cartaginese e romano, poi arabo, trae il suo nome dall’espressione ataba “Marsah-el-Allah” (“Porto di Dio”) e deve la sua fama al vino al quale ha regalato il nome – vino che sta conoscendo una seconda giovinezza sulle tavole internazionali. La cultura del vino è molto sentita a Marsala e rivive ogni giorno grazie all’enoteca pubblica, ai due musei privati e alle molte cantine visitabili. 3. Montepulciano, Siena, Toscana
Tra i colli senesi, dove è arroccato questo affascinante borgo, l’inizio della coltivazione della vite zone risale ad epoche antichissime: alcuni vigneti sulle colline del paese risalgono addirittura all’epoca etrusca. Fondato in epoca romana, Montepulciano conserva ancora intatto il suo affascinante centro storico, costellato di monumenti, palazzi e chiese. La fama di questo paese ricco di cultura e di arte  rimane però legata al suo prodotto più rinomato, il vino Nobile, la cui esistenza è già attestata da un documento del 1829. 4.Greve in Chianti, Firenze, Toscana
A metà strada tra Firenze e Siena, sin dal medioevo Greve in Chianti era un importante centro commerciale. La piazza del mercato, di forma triangolare e cintata dai portici, è davvero suggestiva ed è qui che, nella seconda settimana di settembre di ogni anno, si celebra la rassegna del Chianti Classico.  5.Montefalco, Perugia, Umbria
Terra famosa per l’olio ed il vino e patria del Sagrantino di Montefalco, questo paese domina la valle fino a Spoleto e per la sua posizione viene anche chiamato “la ringhiera dell’Umbria”. Ovunque a Montefalco si avverte quanto la cultura del vino e i processi legati alla sua produzione siano parte integrante della vita locale. 6.Montalcino, Siena, Toscana
Sin dal ‘300, Montalcino figurava tra i più fiorenti centri agricoli e artigianali e proprio l’agricoltura e l’artigianato sono ancora oggi la forza economica ed occupazionale di questo paese, il cui nome è indissolubilmente legato al Brunello, uno dei fiori all’occhiello delle eccellenze enologiche del Belpaese.  7.San Gimignano, Siena, Toscana
La Vernaccia di San Gimignano (nella foto) era già conosciuta e apprezzata nel 1276, come documentano alcuni versi del Purgatorio di Dante Alighieri dedicati a questo pregiato vino: “Dal Torso fu, e purga per digiuno l’anguille di Bolsena e la Vernaccia ”. La fama di questo paese, tuttavia, non è dovuta solamente alla notorietà dei suoi vini ma anche alla suggestiva bellezza del suo borgo medioevale.  8.Avola, Siracusa, Sicilia
Affacciato sulla costa ionica della Sicilia, questo paese ha dato il suo nome al famoso vino Nero d’Avola, la cui origine è indissolubilmente legata ai vitigni della cittadina. 9.Castelvetro, Modena, Emilia Romagna
Comune del modenese adagiato fra le colline che precedono l’Appennino, Castelvetro vanta una fama indiscussa per il suo Lambrusco Grasparossa. Qui, ogni anno, nel mese di settembre, si tiene la Sagra dell’Uva e del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro di Modena, occasione in cui diversi viti-vinicoltori espongono i loro prodotti nella piazza principale del paese. Quest’anno la sagra, giunta alla 43° edizione, si terrà dal 18 al 26 settembre 2010.
10.Barolo, Cuneo, Piemonte
La patria del Barolo è dominata dal castello della Marchesa Faletti, la stessa che scoprì la particolare formula di questo vino. Il suo palazzo – acquistato dal Comune nel 1971 – è ancora oggi una tappa obbligata per gli estimatori di questo celebre vino. Qui ha sede, infatti, l’enoteca regionale del Barolo, gestita dagli undici comuni che lo producono. Nell’enoteca, ricavata dalle antiche cantine, si può acquistare il vino e accedere alle stanze del castello, dove visse anche Silvio Pellico, dedicate all’arte del cantiniere e del vignaiolo.