A Castel Fontana, un maniero storico che si erge appena dopo il paese di Tirolo, in Alto Adige, la cultura e la bellezza non sono sconosciute. Infatti dopo alterne vicende questo Castello venne acquistato nel 1955 dal principe Boris de Rachewilz, famoso archeologo e genero del grande poeta americano Ezra Pound, che dal 1958 visse qui, a pochi chilometri da Merano, lavorando alla suo capolavoro, i “Cantos”. Il cortile interno di quella che oggi è la dimora di  Mary de Rachewiltz, figlia novantunenne del letterato, ospita un festival interamente dedicati al violoncello, CastelCello, dal 5 al 7 agosto alle ore 20.30.

Ieri sera, la magica  esibizione di Umberto Clerici, uno dei più affermati violoncellisti italiani, e titolata Suite al cubo, ha accostato i 6 movimenti che compongono la forma della suite ad altrettanti brani provenienti da epoche e stili differenti. Il risultato è una suite dove la struttura originaria di Bach crea nuove relazioni tra le parti che la compongono.

La seconda serata, il 6 agosto, porta il titolo di Sultan Violoncelle et Madame Viole ed è dedicata al confronto tra violoncello e viola da gamba. Il violoncellista madrileno Josetxu Obregón e la violista cubana Lixsania Fernandez dell’ensemble spagnolo “La ritirata”, tra i gruppi più europei importanti nell’ambito della musica antica, si sfideranno, duetteranno e si alterneranno. Il programma è pensato per dare una rappresentazione del passaggio di consegne tra i due strumenti che, benché diversi, furono in alcuni casi sia rivali che alternativi fino alla definitiva uscita di scena della viola da gamba avvenuta alla fine del XVIII secolo. All’epoca ci fu anche chi parteggiò per l’uno o per l’altro come nel caso del francese Hubert le Blanc che nel 1740 pubblicò un’appassionata “Difesa della Viola bassa contro l’intraprendenza del violino e le pretese del violoncello” di cui l’attrice Flora Sarrubbo leggerà alcuni estratti che segnano il percorso del programma.

Il terzo appuntamento che conclude CastelCello, domenica 7 agosto, è dedicato invece al violoncello in combinazione col violino. Protagonisti di questa serata saranno Francesco Dillon (in copertina, foto Stefano Corso), uno dei maggiori specialisti di musica contemporanea, e il violinista e compositore Marcello Fera, che presentano un programma che va dal 1300 ai nostri giorni e comprende composizioni originali, trascrizioni e momenti di improvvisazione. Una serata che esplora diverse possibili aperture nel dialogo tra le voci dei due strumenti. In programma, oltre musiche di Landini, Torelli, Bach e la prima esecuzione di Sacred Conversation di Marcello Fera, che dà anche il titolo alla serata, per la prima volta in Italia ci sarà l’affascinante Castillo Interior del lettone Peteris Vasks.

Appuntamento, dunque, a Castel Fontana per notti magiche con la musica!