Un fenomeno in continua crescita, soprattutto tra le persone di età superiore a 50 anni, con una spesa sanitaria da capogiro : 1,5 milioni di fratture al femore ogni anno. Cifra destinata a salire a 6milioni nel 2050, secondo le stime. Nella sola Europa, ogni 30 secondi una persona subisce una frattura vertebrale. Un recente sondaggio internazionale della Fondazione internazionale per l’osteoporosi (Iof) e la Fondazione Firmo (Fondazione italiana per la ricerca sulle malattie dell’osso), ha evidenziato che l’osteoporosi derivante dalla menopausa spaventa a morte le donne italiane. Nove donne su dieci affette da osteoporosi postmenopausale vivono nell’angoscia di subire una frattura. Una su quattro infine interrompe la terapia già dopo 6 mesi. L’osteoporosi è una malattia che colpisce maggiormente il sesso femminile, soprattutto in età post-menopausale, interessa lo scheletro ed è caratterizzata da una riduzione della resistenza ossea, che predispone al rischio di frattura. La prevenzione gioca un ruolo fondamentale come lo stile di vita e l’alimentazione. Comprensibile, dunque, lo slogan della Giornata mondiale 2009: identificare i soggetti ad alto rischio di frattura. Da qui partono varie iniziative, a partire dall’istituzione di un Registro delle fratture da fragilità, annunciata dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio. Mentre la International Osteoporosis Foundation (Iof), ha presentato la ‘Frax’: si tratta di una carta del rischio di fratture da osteoporosi, ovvero un nuovo strumento clinico che consente cure più facili e immediate. In Italia, la Fondazione italiana per la ricerca sulle malattie dell’osso (Firmo) e l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) hanno invece annunciato il lancio di ‘Newsletter Osteoporosi Italia’, periodico online che si potra’ ricevere gratuitamente sul proprio computer. Su tutto resta determinante un’informazione capillare.