I radicali liberi sono prodotti residui del metabolismo cellulare utili, nella giusta quantità, al sistema immunitario per la difesa e l’eliminazione di germi e batteri patogeni. Essi però, essendo fortemente ossidanti, sono anche la principale causa del precoce invecchiamento delle cellule e dell’insorgere di patologie degenerative.L’organismo umano si difende naturalmente dai radicali liberi e la loro azione viene fisiologicamente compensata producendo degli antiossidanti endogeni come la superossido dismutasi, la catalasi e il glutatione. Superata una certa soglia è necessario un apporto esterno di antiossidanti.Per avere una valida azione protettiva contro l’eccesso di radicali liberi  occorre che nella nostra alimentazione sia presente uno spettro di nutrienti il più possibile ampio e completo. Infatti sia le vitamine, sia alcuni minerali e pigmenti svolgono un’importante funzione antiossidante.Da questo punto di vista sicuramente i protonutrimenti come le microalghe selvatiche costituiscono un’integrazione importante ai nostri pasti, arricchendoli di principi nutritivi essenziali spesso carenti nei comuni alimenti. Vi sono però alcune differenze importanti tra i vari tipi. Innanzitutto solo alcune specie sono commestibili e quasi tutte sono oggi coltivate. Pur essendo in ogni caso degli ottimi alimenti, ciò comporta delle perdite sul piano nutrizionale rispetto alle loro antenate spontanee. Le verdi-azzurre selvatiche hanno uno spettro più ampio e soprattutto meglio bilanciato di minerali. Solo per fare un esempio, la Klamath selvatica contiene anche boro (diuretico e anti-obesità) e molib­deno (azione anti-carie e fissazione del ferro), assenti invece nelle altre. Il complesso vitaminico B è completo nella Klamath, con in particolare un contenuto di B12 elevato e, a differenza di altre microalghe, assimilabile e maggiormente biodisponibile. Contiene anche più betacarotene (1,5 gr forniscono il 36 per cento del fab­bisogno giornaliero) in sinergia con altri 14 carotenoidi che lo rendono perfettamente utilizzabile dall’organismo. Importante anche la presenza di colina, o vitamina J, ingrediente fon­damentale dei fosfolipidi del cervello.La Klamath contiene anche quantità maggiori quantità di acidi grassi polinsaturi, utili per la prevenzione cardiovascolare e neurologica e, come dicevamo ieri, il fatto di avere mantenuto un carattere primitivo e primor­diale le conferisce  come è tipico di tutte le piante e cibi selvatici, una maggiore forza, vitalità ed efficacia.