Massimi compositori della prima metà del diciottesimo secolo, Bach e Handel riuscirono a coniugare in una sintesi perfetta le influenze musicali dei tre maggiori stili europei: italiano, francese e tedesco. Infatti il viaggio in Italia, reale per Handel e vituale per Bach che trascorse tutta la sua vita in Germania, simboleggiava una tappa fondamentale nella formazione di un musicista. E le composizioni in programma per i concerti di domenica 23 gennaio (ore 17.30) e lunedì 24 ore (20.30) mettono in evidenza le molteplici fonti a cui i due compositore attinsero per opere come il Concerto per due violini e orchestra in Re minore, il Concerto per violino in La min e il Concerto per violino in Mi Maggiore (Bach). Di Handel sarà esguito il Concerto grosso n. 12 op. 6 e il Concerto grosso n. 6. Violinisti solisti Vadim Brodsky e Alessandro Mingrone, diretti con l’Orchestra Sinfonica di Roma dalla bacchetta magica del Maestro Francesco La Vecchia.