In ogni regione italiana vige la tradizione di cucinare un piatto particolare, un dolce solitamente, per ricordare il giorno dei defunti. Spesso, queste ricette portano anche nel nome il diretto riferimento all’occasione e, se può apparire un po’ troppo crudo, in realtà è un sentito omaggio alle persone care scomparse, un modo per sentirle più vicine e celebrarle.

In Lombardia, più precisamente nel milanese e in Brianza, il più celebre è il pan dei morti, da condividere in famiglia e da regalare, in particolare, ai bambini. Una tradizione sicuramente basata su antiche credenze popolari, così come popolari sono gli ingredienti di questo dolce. Che è a base, sì, di alimenti tipici della festa come la frutta secca o candita e (anche se da tempi più relativamente recenti) cacao. Accostati però a ingredienti di recupero, come i soli albumi, ossia la parte “povera” delle uova, e i biscotti secchi.

Briciole nell’impasto
In effetti l’elemento più particolare di questo dolce è la presenza nell’impasto di biscotti sbriciolati, chiaro richiamo alla volontà di creare qualcosa di festivo. La versione più semplice prevede l’impiego di semplici biscotti secchi, ma, vista l’area geografica, sono altrettanto tradizionali e diffusi gli amaretti, oppure i savoiardi. C’è chi sceglie solo un tipo di biscotto e chi invece opta per un misto: la scelta sta al gusto personale e alla disponibilità della dispensa.

Infine, come per tutte le ricette regionali, è impossibile identificarne una unica, poiché ogni famiglia (e oggi, fornaio o pasticcere) ne faceva e ne fa una propria versione, basata sul gusto personale e la disponibilità degli ingredienti. E anche la consistenza può variare: c’è chi preferisce questi dolcetti un po’ più morbidi e chi più croccantini. Il risultato è, in ogni caso, sempre gustoso e caratteristico.

Ingredienti festivi
Frutta e semi

Elementi caratteristici del pan dei morti sono la frutta secca, gli aromi e il vino dolce. Anche in questo caso, come sempre, la ricetta può variare secondo i gusti e le disponibilità. Qui abbiamo proposto la nostra versione con uvetta, mandorle e fichi secchi, ma c’è chi sceglie di arricchire il dolce anche con canditi (cedro, arancia, ciliegie), pinoli, noci o nocciole.

Gli aromi

Per quanto riguarda le spezie, la cannella è pressoché immancabile, ma chi ama i profumi intensi aggiunge anche un po’ di chiodi di garofano, zenzero e noce moscata in polvere, oppure sostituisce parte dello zucchero con l’aromatico miele.

Il vino varia

Il vino, infine, può essere sia bianco che rosso, più frequentemente dolce piuttosto che secco, talvolta spumante ma anche passito; anche qui secondo i gusti e le abitudini familiari.