La dieta mediterranea non aiuta solo le patologie legate all’apparato cardiovascolare. Una metanalisi coordinata da Francesco Sofi e pubblicata sul British Medical Journal, evidenzia che la dieta di questo tipo riduce del 13% l’incidenza di Parkinson e Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro. Ma soprattutto, previene il rischio chili di troppo nei più giovani.A dare l’allarme, però, sono i dati della Coldiretti che confermano un basso consumo di frutta, verdura, vino e olio di oliva. Stando alle ultime stime, dal 2002 al 2007, il consumo è diminuito del 20% e, nei primi mesi del 2008, si è registrato un ulteriore calo soprattutto tra le giovani generazioni.A breve, i regimi alimentari scorretti, potrebbero provocare un abbassamento dell’età media di vita e i bambini potrebbero essere i primi a vivere meno dei genitori, a causa dei rischi legati all’obesità. Solo in Italia, infatti, la media nazionale è di un obeso ogni 10 abitanti e ben il 12,3% dei bambini che frequentano le scuole elementari sono a rischio sovrappeso.La Coldiretti ribadisce la necessità di evitare cibi grassi e ricchi di zucchero, a favore del regime tipico mediterraneo. Da anni, infatti, l’Associazione è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica”, con l’obiettivo di formare consumatori consapevoli dei principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti.