Il titolo richiama alla mente l’omonimo film di Pedro Almodóvar del 1988. Trama bizzarra di donne invaghite dello stesso rubacuori nel film, tra equivoci e voglia di uscire allo scoperto, una sola protagonista nel libro, con l’aggiunta dell’ingrediente, ormai topico, della psicanalisi letteraria.La vita di Lorna Martin è nel caos. È impelagata in una non-relazione devastante ed è prossima ad abbandonare il suo lavoro come giornalista. Dopo aver perso tre voli in dieci giorni, si ritrova a cercare conforto al bar dell’aeroporto alle 7 di mattino. E quel che è più grave, è l’unica trentenne di sua conoscenza a non avere un fidanzato, un mutuo, o almeno un gatto. Alla fine, spronata dai suoi amici, decide di entrare in analisi.
Quello che segue è il racconto di una esperienza di autoscoperta attraverso la terapia psicanalitica: Lorna capisce di essere in eterna attesa del Principe Azzurro, eppure non riesce a impedirsi di sabotare il suo futuro con un tal dottor McDreamy. Ma con il sostegno (talvolta un po’ esasperato) di amici e parenti, attraverso interminabili discussioni sui massimi sistemi accompagnate da numerose bottiglie di vino, e grazie all’aiuto dell’imperscrutabile strizzacervelli, Lorna riesce a rimettere insieme i pezzi della sua vita…    “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” è il racconto straordinario di una autoscoperta attraverso la terapia psicanalitica, a cui l’autrice si è sottoposta quando tutti i pianeti del quadro astrale sembravano averle voltato le spalle. Lorna Martin, giornalista 37enne per l’Observer di Londra, ha raccontato per la prima volta la personale esperienza di analisi in un articolo per il quotidiano britannico, e il successo del pezzo è stato tale da indurre Grazia Uk a proporle addirittura una rubrica. Dal giornale al libro il passo è stato breve.Donna sull’orlo di una crisi di nervi
Lorna Martin
Corbaccio