Compiere uno sforzo fisico per una persona con fibromialgia può rappresentare una montagna altissima da scalare. Il dolore, cronico, si aggrava con il passare del tempo e questo fatto porta a una certa immobilità mista a sconforto. Così facendo, però, la forma fisica peggiora ancor più velocemente e qualsiasi sforzo (pian piano sempre più piccolo) può divenire sinonimo di un dolore intollerabile. Questa sindrome cronica colpisce con maggiore incidenza le donne e va a debilitare il sistema muscolo-scheletrico. Non se ne conoscono le cause, né sono state ancora trovate delle terapie risolutive, ma i risultati migliori sono quelli dati dal protocollo di ozonoterapia fibromialgia: l’obiettivo è facilitare le attività quotidiane, alleviando la percezione del dolore, puntando su un effetto antidolorifico e antinfiammatorio.

Pure l’attività fisica aerobica può rappresentare un valido sostegno nella lotta al dolore, a patto di essere inserita in un corretto programma terapeutico. Andare in bicicletta, dedicarsi a rilassanti passeggiate o nuotare per i pazienti fibromialgici rappresenta un modo corretto per intraprendere un percorso di benessere sia fisico che mentale. Ma anche quelle attività antistress come il tai-chi e la meditazione potranno rivelarsi particolarmente benefiche e utili al miglioramento della forma fisica. Se il giorno successivo a quello in cui si è fatta attività il dolore dovesse improvvisamente acutizzarsi, vorrebbe dire che il movimento e i carichi di lavoro vanno ricalibrati e ridotti di intensità.

Stile di vita corretto e alimentazione sana

Innanzitutto è bene precisare che il mantenimento di un corretto stile di vita risulta sempre importante, ma è ancor più essenziale in caso di fibromialgia: anche se non si può indicare una dieta specifica da seguire, è chiaro che un’alimentazione sana contribuirà al complessivo benessere. Miglioramenti si possono sperimentare in relazione ai sintomi, ricorrendo a diete con un ridotto apporto di grassi: poco zucchero e carni rosse, limitare l’assunzione di tè e caffè (niente alcolici). Inoltre sarà utile bere molto e mangiare spesso verdura/frutta per un apporto corretto di vitamine e sali minerali.

Quanto all’attività motoria, è decisamente suggerita per le persone che soffrano di fibromialgia. A patto che sia aerobica e non eccessivamente pesante, ad esempio la palestra risulta sconsigliata (e mal tollerata). Specie all’inizio, potrebbe risultare complicato avvicinarsi all’attività fisica – sempre per il timore dei dolori – ma è solo questione di tempo e di costanza: serve un approccio di tipo graduale, in modo da contenere i sintomi e aumentare via via le capacità di movimento e funzionali. Quando possibile, peraltro, l’ideale è fare movimento in acque termali: il motivo è presto detto, in questo modo si aiuta il rilassamento e la distensione dei muscoli, scongiurando la rigidità. Affaticarsi in modo eccessivo è sempre sbagliato e può dare l’effetto contrario a quello sperato.

Dedicarsi a sessioni di attività scaccia-pensieri e ad alto tasso contemplativo come lo yoga oppure il tai-chi (meglio ancora se ‘en plein air’) consentirà di dominare alcuni sintomi focalizzando l’attenzione su una profonda respirazione e movimenti lenti e cadenzati. La meditazione, inoltre, si offre come un canale privilegiato per il raggiungimento del benessere psicofisico, allontanando e alleviando le ansie.