Il barometro dell’attuale situazione meteorologica tra Fiorello e i vertici di Mediaset potrebbe essere Emilio Fede: un suo recente commento sullo showman è stato “Fiorello non mi fa più ridere, preferisco Benigni”. Nuvole nere permanenti, dunque, sui rapporti tra l’ex ragazzo del Karaoke e la corte di Berlusconi. Motivo: il secco rifiuto del comico di tornare a Mediaset dopo la decisione, irrisa e contestata dal Biscione, di dedicarsi esclusivamente a Sky e al teatro. Carlo Rossella, dagli appartamenti di Cologno Monzese, lascia filtrare la sua stoccata: tanta dedizione alle reti di Mr. Murdoch ha un prezzo ben preciso, 15 milioni di euro. Ma Fiorello ribatte: “ho preso meno della metà della metà”. A chi gli chiede come si è sentito durante l’ultima visita a Palazzo Grazioli, al cospetto del capo, il ragazzaccio d’oro della tv risponde: “Dentro a una situazione assurda. Avevo davanti il Presidente del Consiglio che si occupava di me, un guitto, un saltimbanco, che mi diceva ‘La tua strada è senza ritorno’”. Lo showman si è detto allibito dall’eccessiva considerazione per il suo caso, a fronte di emergenze nazionali imparagonabili: crisi economica, rifiuti a Palermo, post-terremoto. “Non sapevo che mi ero infilato dentro a una guerra tra Berlusconi e Murdoch, proprietario di Sky. Né che avevo incrinato la sacralità del potere del Cavaliere. Tanto meno sapevo che sarei diventato il vaso di coccio in mezzo al ferro e al fuoco della politica”. Ma la politica è sempre più showbiz. E Fiorello non è merce da poco: il 19 giugno cala il sipario sul suo spettacolo al Teatro Tenda, un successo da tutto esaurito. Da Mediaset se ne andò all’apice della notorietà, dopo aver portato il Karaoke oltre la vetta dei 6 milioni di spettatori. Emigrato in Rai, dopo aver impazzato con Stasera pago io, lasciò baracca e burattini a quota 9 milioni a puntata.  Quindi l’annuncio, discusso, di immolarsi alla radio. Poi Sky. E in futuro? “Con Mediaset in effetti c’era un progetto. Mi stavo vedendo con Valerio Staffelli e con il mio amico Antonio Ricci. Mi avevano proposto una nuova edizione di Striscia. Con Staffelli l’avrei anche fatta, magari tra un paio di stagioni”. Ora il progetto finisce in archivio. Per la Rai, invece, il Fiore nazionale non nasconde un attaccamento nostalgico:  “Ci siamo lasciati benissimo, mi hanno fatto un sacco di in bocca al lupo”. Il pubblico di Rai1 può ancora sperare …