Lunedì 2 luglio il 39° Flaiano Film Festival si aprirà in Sala 1 alle ore 18,00 con l’omaggio a Billy Wilder. Verrà proiettato “Baciami, stupido”: compositore vorrebbe lanciare una sua canzone attraverso un celebre cantante suo ospite per caso. Commedia cinica fondata sulla struttura degli equivoci. È il film più segreto, feroce e meno capito di Wilder che si diverte a fustigare sapidamente e con cattiveria il sistema in cui vive. Dalla commedia L’ora della fantasia (1944) di Anna Bonacci. Alle ore 20,15 è la volta di Tim Burton e del suo ultimo film “Dark Shadows”: A metà del XIII° secolo, i coniugi Collins e il figlioletto Barnabas salpano dall’Inghilterra alla volta del Maine, dove avviano un impero commerciale e favoriscono la nascita di una cittadina che porta il loro nome: Collinsport. Basandosi su una sceneggiatura di Seth Grahame-Smith (l’autore di “Orgoglio e Pregiudizio e Zombie”) e sulla serie televisiva di Dan Curtis (1966-1971), Tim Burton realizza con Dark Shadows un film visivamente ricchissimo ma anche pieno di “spirito”. Alle ore 22,45 Michael Fassbender è il protagonista assoluto di “Shame” di Steve McQueen: Brandon ha un problema di dipendenza dal sesso che gli impedisce di condurre una relazione sentimentale sana e lo imprigiona in una spirale di varie altre dipendenze. Dopo aver colpito indelebilmente gli occhi di chi ha visto il suo primo film, Hunger, colpevolmente non distribuito in Italia, il videoartista britannico Steve McQueen richiama con sé Michael Fassbender come protagonista di Shame, un film che è altrettanto politico, nelle intenzioni, per quanto non lo sia esplicitamente nel soggetto (com’era invece per la vicenda di Bobby Sands). In Sala 2 alle ore 18,30 il consueto appuntamento dedicato al Concorso italiano. In programma “Tarda estate” di De Angelis e Di Trapani che verrà replicato alle ore 22,45: in un osservatorio astronomico vengono proiettate immagini delle stelle Vega e Altair. Una voce femminile rievoca la leggenda di una sfortunata coppia di amanti, condannati a vivere separati ai lati opposti della Via Lattea. Alle ore 20,30 omaggio a Bernardo Bertolucci con “Ultimo tango a Parigi” a quarant’anni dall’uscita: un uomo, rimasto vedovo della moglie suicida, si aggira per Parigi in preda a una irrefrenabile malinconia, dovuta, oltre che alla perdita della sua compagna, a un passato confuso e alla perdita della giovinezza. L’incontro con una giovanissima ragazza borghese e il loro fulmineo rapporto sessuale cambierà la vita di entrambi. Film discusso ma non discutibile, Ultimo tango a Parigi reca l’impronta di quello che può essere considerato il vero autore del film: Marlon Brando. In Sala 3 alle ore 18.30 “Maternity Blues” di Fabrizio Cattani: Clara è una giovane donna che come estrema conseguenza di una depressione post-partum ha annegato i suoi due figli. Ricoverata in un ospedale psichiatrico in Toscana, entra in contatto con una comunità di donne-Medee che hanno tutte affrontato il gesto estremo dell’infanticidio.Quello della madre assassina è un tema che, pur nato nella classicità, non ha mai smesso di inquietare la nostra morale e in modo particolare la nostra cultura, per la quale l’istinto materno è ancora conditio sine qua non della femminilità. Alle ore 20,45 cinema maghrebino con “Poupées d’argile” di Nouri Bouzid. Alle ore 22,45 omaggio a Dario Argento con “L’uccello dalle piume di cristallo”: di passaggio a Roma, un giovane scrittore americano assiste al tentato omicidio di una donna. Il sospettato numero uno è proprio lui, ma l’assassino colpisce ancora più volte e tenta di uccidere lo stesso scrittore. Oltre alla parte visiva, affidata alla fotografia di V. Storaro, hanno grande importanza suoni, rumori, amplificazioni e distorsioni. In Sala 4 alle ore 18,30 Carmelo Bene ed il suo “Un Amleto di meno”: dal racconto Amleto ovvero le conseguenze della pietà filiale che nel 1939 C. Granval trasse da Moralités imaginaires (1887) del poeta J. Laforge con J.-L. Barrault. Il principe di Danimarca è più preoccupato di affermarsi come autore drammatico a Parigi che di compiere la vendetta alla quale lo chiama il fastidioso fantasma del padre. Colori squillanti, spesso stridenti tra loro, scenografie al limite del delirio figurativo. Esercizio di alta acrobazia stilistica e trasgressiva. Infine alle ore 20,45 per la rassegna dedicata ai documentari, in prima visione, “Là-bas. Educazione criminale”: Yussouf è un giovane ragazzo africano con un animo da artista in cerca del denaro necessario ad acquistare un costoso macchinario con cui produrre le sue opere d’arte. In francese, là-bas significa lì, laggiù, e indica la distanza che ci separa da qualcosa. Per molti africani è la parola con cui identifica la lontananza dall’Europa e dalle sue prospettive. Per il regista napoletano Guido Lombardi diviene un termine chiave con cui rovesciare l’ordinaria prospettiva sulla distanza che separa gli italiani dagli immigrati. Alle ore 22,45 verrà replicato il film “This Must Be the Place” di Paolo Sorrentino. Ingressi e abbonamenti: Biglietto intero 4,00 euro; ridotto 3 euro (per soci Flaiano Club, under 30 e over 65); Abbonamenti interi: Sala 1 15 euro; Sala 2 15 euro; Sala 3 15 euro; Sala 4 15 euro. Abbonamenti ridotti per i soci Flaiano Club: Sala 1 9 euro; Sala 2 9 euro; Sala 3 9 euro; Sala 4 9 euro. Biglietteria elettronica a cura di CiaoTickets con possibilità di preacquisto biglietti nelle rivendite autorizzate Ciao Tickets consultabili su: www.ciaotickets.com