Nutrito programma quello di domenica 1° luglio al Cinema Massimo di Pescara per il 39° Flaiano Film Festival. In Sala 1 alle ore 18,30 per il concorso italiano sarà presentato in prima visione “Appartamento ad Atene” di Ruggero Dipaola: nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Hanno un ragazzo di dieci anni, animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e una bambina di dodici. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro acquiescenza. La volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. Alle ore 20,45 si prosegue con “Marilyn” di Simon Curtis: è l’estate del 1956 e il ventitreenne Colin Clark, fresco di laurea, vuole a tutti i costi lavorare nel cinema. Grazie a un misto di tenacia ed educazione riesce a farsi assumere come terzo assistente alla regia sul set del “Principe e la ballerina”. Simon Curtis adatta il memoir di Clark, catalogabile alla voce “realtà che supera la fantasia”, che è appunto la favola vera di quando, ragazzo qualunque o quasi, lo scrittore si ritrovò a passare una settimana con la donna più desiderata del mondo. Alle ore 22,45 sarà proposto “Il mio migliore incubo” di Anne Fontaine: Agathe dirige una prestigiosa fondazione per l’arte contemporanea, vive col marito editore e il figlio in un appartamento di 200 metri quadri nel centro di Parigi, è snob, sarcastica, spesso insopportabile.E Fontaine conosce ovviamente anche Isabelle Huppert: sa quanto può essere antipatica e fastidiosa. Come nessun’altra. Prende dunque questa strana coppia e la infila dentro una commedia del genere “quanto è sexy la lotta di classe”, di quelle che sulla carta fanno rabbrividire, ma che per i francesi sono una tentazione insaziabile. In Sala 2 alle ore 18,30 “Viale del tramonto” di Billy Wilder: un giovane e disoccupato sceneggiatore di Hollywood va a vivere con una ricca e anziana attrice, già star del cinema muto, prigioniera delirante del suo passato, facendosi da lei mantenere. Il più caustico e sardonico film nero sul mondo di Hollywood. Splendide interpretazioni. Su 9 nomination agli Oscar vinse quelli per la sceneggiatura, la scenografia e le musiche (F. Waxman). Alle ore 20,45 è la volta di “This Must Be the Place” di Paolo Sorrentino: Cheyenne è stato una rockstar nel passato. All’età di 50 anni si veste e si trucca come quando saliva sul palcoscenico e vive agiatamente, grazie alle royalties, con la moglie Jane a Dublino. La morte del padre, con il quale non aveva più alcun rapporto, lo spinge a tornare a New York. Scopre così che l’uomo aveva un’ossessione: vendicarsi per un’umiliazione subita in campo di concentramento. Alle ore 22,45 replica di “Appartamento ad Atene”. Alle ore 18,30 in Sala 3 replica di “Quasi amici”. Alle ore 20,45 “Laila, ma raison” di Taieb Louhichi: il romanzo di Andrè Miquel cui il regista si è ispirato prende spunto da un’ antica leggenda Araba del VII sec. ed è una bellissima storia d’ amore, quella fra Magnum e Layla, amanti leggendari e infelici. Alle ore 22,45 “Porcile” di Pier Paolo Pasolini: s’alternano, in montaggio parallelo con convergenza finale,due storie, l’una a far da specchio all’altra: l'”apocalittica” o arcaica e la “tedesca” o moderna. Infine in Sala 4 alle ore 18,30 “Capricci” di Carmelo Bene: dal suo adattamento teatrale di Arden of Feversham di anonimo inglese del Seicento. Volendo liberarsi del vecchio marito per un amante altrettanto vecchio, Alice assolda un pittore che dipinge quadri avvelenati, ma si scontra con un pittore che cerca di darsi la morte con la propria amante in incidenti d’auto. Secondo film di C. Bene, girato in 16 mm “contro” gli spettatori in una posizione di intransigenza disperata che sfocia nella rappresentazione di un mondo totalmente prostituito “dove tra l’arte e la vita il peccato è reciproco”. .Alle ore 20,45 “I sentieri della gloria” di Gloria De Antoni: nel 2005 Mario Monicelli ha compiuto 90 anni, ma è stato anche il 90° anniversario dell’ingresso dell’Italia nella 1ª guerra mondiale. Il regista commenta i filmati del viaggio che nell’estate 2004 fece sui luoghi friulani dove fu girato La grande guerra (1959). Il ritorno sui vecchi set (Gemona, Venzone, Palmanova) ha fornito l’occasione di incontrare, tra una piazza e un’osteria, quegli ormai anziani friulani che, comparse o spettatori, seguirono la lavorazione del film.Ingressi e abbonamenti: Biglietto intero 4,00 euro; ridotto 3 euro (per soci Flaiano Club, under 30 e over 65); Abbonamenti interi: Sala 1 15 euro; Sala 2 15 euro; Sala 3 15 euro; Sala 4 15 euro. Abbonamenti ridotti per i soci Flaiano Club: Sala 1 9 euro; Sala 2 9 euro; Sala 3 9 euro; Sala 4 9 euro. Biglietteria elettronica a cura di CiaoTickets con possibilità di preacquisto biglietti nelle rivendite autorizzate Ciao Tickets consultabili su: www.ciaotickets.com