Frutta Snack, progetto promosso dal ministero dell’Istruzione e della Salute, raccoglie i primi frutti. Gioco di parole a parte, è emerso che se, messi in condizione di scegliere, gli studenti alla solita merendina preferiscono la frutta fresca.Ciò è emerso nelle 82 scuole della provincia di Bari (18 plessi – 412 classi), Roma (42 plessi – 1.003 classi) e Bologna (22 plessi – 560 classi) in cui sono stati installati i distributori automatici contenenti, oltre i soliti snack (grassi e ipercalorici), anche frutta fresca e secca, macedonia a prezzi modici (da 0,70 € a 1,50 €). Ed è proprio la macedonia ad essere stata preferita dal 51,3% dei ragazzi coinvolti. Hanno riscosso “successo” anche: spicchi di mela (11,7% fresca o 11,3% essiccata), succhi di frutta (5%), yogurt (8,9%), frutta secca (7,8%) e passata di frutta senza zucchero (4%). Frutta Snack si pone come obiettivi: educare ad un’alimentazione sana ed equilibrata che prevenga l’obesità, incentivare il consumo di verdura e di frutta a scuola e di conseguenza in famiglia nonché aumentare il senso critico dei giovani nei confronti delle strategie pubblicitarie.I ragazzi hanno cominciato ad apprezzare il gusto e la facilità di consumo della frutta (già sbucciata) dei distributori. Dopo l’attivazione gli studenti hanno iniziato a portarsi la frutta da casa, anche se i più piccoli sembrano consumarne di meno perché legati ai condizionamenti pubblicitari.Il mantenimento del prezzo promozionale della frutta fresca, un maggior coinvolgimento dei genitori dei ragazzi, un maggior numero di distributori sono solo alcuni dei suggeramenti e proposte degli insegnanti riguardo il progetto Frutta Snack.Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, attraverso questo progetto punta al cambiamento delle abitudini alimentari dei ragazzi verso il modello delle cinque porzioni di verdura e frutta fresca al giorno.