La crisi economica da un lato e la ricerca sempre di nuove emozioni dall’altro hanno cambiato il modo di viaggiare dei giovani che, quest’estate, hanno organizzato il viaggio in maniera insolita (63%).  Gli addetti ai lavori la chiamano “Generazione Bite more” (letteralmente “mordi di più”) e sono loro che hanno “assaltato” le spiagge e le metropoli più belle del mondo, sfruttando mezzi super veloci e nuove tecnologie (67%).  Ma chi sono e come viaggiano i Bite More? Provenienti da ogni parte del mondo, iper tecnologici (53%) e spinti da una voglia irrefrenabile di scoperta e avventura che li porta ad odiare l’all inclusive (48%). Sono amanti di sport come il surf e di serate passate intorno ad un falò o ad una festa con amici appena conosciuti (38%). Ma sono anche attenti e interessati al valore storico-artistico e culturale dei luoghi che visitano (46%), appuntando ogni avvenimento o incontro particolare nel diario di viaggio che portano sempre con sé (58%). Scelgono la meta da raggiungere quasi a caso e il loro abbigliamento è casual (71%). Non passano mai più di 3/4 giorni in un posto (61%) e cambiano almeno 3 mete durante il viaggio (47%). Parola d’ordine? Divertimento assoluto.    È quanto emerge da uno studio promosso da Motta Gelati e realizzato attraverso un monitoraggio internazionale su 1.800 utenti di web blog, forum, community specializzate sul turismo e sui più importanti social network, tra cui Facebook e Twitter. Inoltre si è chiesto un parere a 70 tra tour operator, gestori di hotel e sociologi su qual è stato il modo di viaggiare dei giovani quest’estate e sulle motivazioni alla base della loro scelta.