In un Inghilterra oppressa da una dittatura poliziesca, un uomo dal volto coperto da una maschera inizia la sua rivolta contro la corruzione, il controllo, la manipolazione e la repressione. Il suo nome è V Il film, i cui sceneggiatori e produttori sono i famosi fratelli Wachowski, è tratto dall’omonimo romanzo grafico – V per Vendetta – creato all’inizio degli anni ’80 da Alan Moore e David Lloyd. L’esordiente regista James McTeigue, già aiuto regista in film come la trilogia di “Matrix” e “Moulin Rouge”, definisce “V per Vendetta” un thriller politico, con un personaggio dark e complicato al centro il cui unico obiettivo è la distruzione del regime. Viene così affrontato il tema del terrorismo e se mai il terrorismo possa essere giustificato. Le allusioni all’attualità di certo non mancano. Il governo soggioga il popolo facendogli credere di essere necessario alla sua sopravvivenza. Le guerre, le catastrofi ambientali e le minacce da virus servono a creare allarmismo e a tenere così nell’oblio le menti ottenendo come risultato solo indottrinamento. La chiave di lettura di tutto il film è la frase “Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo. I governi dovrebbero temere il popolo”. Ponendo l’attenzione sulle responsabilità individuale nell’affidare il potere al governo nasce spontanea la domanda: “Quali sono i mezzi necessari o accettabili per porre fine alla tirannia?”. Il film in questione non fornisce la risposta. A dare l’ispirazione per V a Lloyd e Moore è stato il leggendario anarchico ante litteram Guy Fawkes che venne giustiziato il 5 novembre 1605 per aver tentato di far saltare il Parlamento inglese e il re Giacomo I durante una seduta. Non a caso V indossa la bizzarra e minacciosa maschera di Fawkes. Dietro la sorridente maschera si nasconde Hugo Weawing che definisce il suo personaggio “ una sorta di angelo vendicatore…un uomo colto che crede nella libertà individuale”. Weawing, l’agente Smith nella trilogia di “Matrix”, ha dovuto puntare molto sulla gestualità per umanizzare e dar vita a V. Ad aiutarlo la talentuosa Natalie Portman, nel ruolo di Evey, è ben riuscita a rendere il personaggio di questa giovane orfana in conflitto tra l’aiutare V nella liberazione del popolo inglese o il condannarlo per la sua ricerca di vendetta.