La Sala dell’Auditorium Conciliazione di Roma è pronta per accogliere gli amanti della Classica. L’Orchestra accorda gli strumenti. Poi silenzio. Fa il suo ingresso il Maestro Francesco La Vecchia.  E nell’aria risuonano le note de L’Idillio di Sigfrido, una delle poche pagine sinfoniche di Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) e sicuramente la più famosa. E con un destino singolare: si pensa, infatti,  che questo lavoro avrebbe dovuto essere del tutto estraneo alle sale da concerto, per essere un omaggio alla moglie Cosima per il suo trentatreesimo compleanno e a parte rare occasioni, su esplicita concessione della coppia, non sarebbe dovuto uscire dalle mura domestiche. Ma otto anni più tardi Wagner fu costretto a pubblicarlo per far fronte a un urgente bisogno di soldi.  A confermare che l’Idillio è un lavoro intimo riservato alla propria famiglia è la citazione di un frammento di ninnananna intonato dall’oboe sullo sfondo degli archi che qualche anno prima il compositore aveva annotato per la figlia Eva.  Le Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra furono scritte nel 1876, qualche mese prima della Quarta sinfonia e dell’Evgenij Onegin, l’opera che avrebbe dato larga fama a Pëtr Il’ič Cajkovskij (Kamsko-Votkinsk, 7 maggio 1840 – San Pietroburgo, 6 novembre 1893).  Si tratta di una composizione dedicata ad un eccellente violoncellista il Fitzenhagen, il quale dal 1870 era “Konzertmeister” della Società musicale imperiale russa e stimato professore nel Conservatorio di Mosca. Ispirata alla poetica del Settecento e in primo luogo all’esempio mozartiano l’opera inizia con una introduzione orchestrale dove si dispiega la perspicace abilità e il raffinato senso strumentale del musicista; dopo il pizzicato degli archi nel dialogo con i legni si ode la romantica melodia del corno che conduce al tema delle variazioni. Un’elaborazione sicuramente personale caratterizza questo brano elegante e piacevole. Infine di Goffredo Petrassi (Zagarolo, Roma, 16 luglio 1904 – Roma, 3 marzo 2003), il compositore dal  linguaggio originale e dalla straordinaria efficacia espressiva, ascoltiamo il Concerto per orchestra n. 3, dalle incisive caratteristiche bartokiane.  Domenica 24 ore 17:30 lunedì 25 febbraio ore 20:30 Auditorium Conciliazione |
Orario botteghino:Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 – 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 – 19.30 | Domenica: Ore 15.30 – 16.30
La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.
Via della Conciliazione, 4 – 00193 Roma
Per Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Ticket One 892101
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