La terza sinfonia di Beethoven (1770 – 1827) in Mi bemolle maggiore op. 55 detta “Eroica” fu composta fra il 1802 e 1804 ed eseguita nell’ agosto 1804 a Vienna. Inizialmente scritta per Napoleone Bonaparte rappresenta la sintesi di tutta l’aspirazione all’epos riscoperta negli anni della rivoluzione. In essa si avverte la volontà di tenere insieme la musica e la realtà che già era stata avvertita, se pur in forma primitiva, nella pièce à sauvetage, nella marcia, nell’inno e nel pezzo strumentale a programma. Beethoven, che come Hegel aveva visto nel generale corso “cavalcare lo spirito del mondo”, scrive una dedica al Bonaparte, dedica che in seguito disconoscerà in un impeto di sdegno deluso dopo che Napoleone si sarà fatto incoronare imperatore. Proprio per questa delusione la sinfonia sarà quindi definitivamente intitolata (in italiano) “Sinfonia Eroica dedicata al sovvenire di un grand’uomo”. Il definitivo dedicatario sarà il Principe Joseph Franz Maximilian Lobkowitz, un aristocratico boemo appassionato di musica e buon violinista dilettante che ne ospitò nel proprio palazzo la prima esecuzione.Le dimensioni complessive dell'”Eroica” (la più lunga sinfonia scritta sino a quel momento) sono superate solamente dalla Nona Sinfonia.Il manoscritto originale è andato perduto ma esiste una copia riveduta dall’autore nell’archivio degli “Amici della Musica” di Vienna. La Sesta Sinfonia in fa maggiore op. 68, detta “Pastorale” di Ludwig van Beethoven fu composta nell’estate del 1808 (anche se alcune parti di suoi temi si ritrovano in appunti risalenti al 1804), in quasi perfetta contemporaneità con la Quinta Sinfonia. Beethoven più volte attesta in vari documenti il suo profondo amore per la campagna e la sua visione vagamente panteistica della natura, percorsa dalla potenza divina che in essa si rispecchia e traspare. Una chiave di lettura importante ci è suggerita da Beethoven stesso, quando definiva questa sinfonia con le parole “più espressione di sentimento che pittura (mehr Ausdruck der Empfindung als Malerei)”. Egmont (op. 84) è stata composta per l’opera omonima di Johann Wolfgang von Goethe fra l’ottobre 1809 e il giugno 1810 ed è stata eseguita per la prima volta il 15 giugno 1810. È costituita da una ouverture e da nove pezzi indipendenti per soprano ed orchestra sinfonica. Soggetto dell’opera è l’eroica storia del conte di Egmont, che sacrificò la propria vita per manifestare il suo attaccamento alla patria olandese in occasione della repressione spagnola attuata dal duca d’Alba nel 1568. L’eroismo ed il sacrificio del conte sono messi bene in rilievo dalla musica di Beethoven, che è stata elogiata da Hoffmann e da Goethe stesso, il quale ha affermato che Beethoven ha espresso le sue intenzioni con una genialità notevole. Domenica 9 dicembre e lunedì 10 alle ore 17:30 Auditorium Conciliazione |Orario botteghino:Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 – 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 – 19.30 | Domenica: Ore 15.30 – 16.30La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.Via della Conciliazione, 4 – 00193 RomaPer Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Ticket One 892101ACQUISTO ON-LINEwww.ticketone.it