Dopo aver allestito e debuttato il 18 gennaio al  NUOVO COMPLESSO della CASA CIRCONDARIALE di REBIBBIA di Roma. Dopo aver avuto tutte le sere il tutto esaurito al
TEATRO LO SPAZIO dal 22 gennaio al 10 febbraio con l’aggiunta di 2 repliche straordinarie. Dopo aver riempito il 1 marzo  con una serata esaltante la STAZIONE BIRRA,IL MURO è ora dal 23 al 28 aprile al TEATRO GOLDEN di Roma. Quanti sono i muri che ci separano dagli altri, che ci rinchiudono, che ci isolano impedendoci di essere visti e sentiti? E quanti sono i muri che abbiamo dentro, quelli che ci siamo creati e che rappresentano limiti e frontiere invalicabili?  La valenza che il muro porta con sé è non solo sinonimo di segregazione e sopraffazione, ma anche di sospensione di contatto con il mondo.
Sono stati molti nella storia della letteratura, della pittura, della fotografia, della musica e del cinema ad utilizzare questo simbolo. Il più famoso e più popolare è sicuramente “The Wall” l’undicesimo album della mitica band inglese dei Pink Floyd, un doppio concept album pubblicato nel 1979 al quale ha fatto seguito il film nel 1982. La forza evocativa delle musiche e dei testi dei Pink Floyd, la loro valenza simbolica e universale, fa da base, oggi, ad una nuova ispirazione per una storia legata al presente e ai tempi che stiamo vivendo. A distanza di oltre trent’anni dall’uscita di “The Wall” i muri intorno alla gente del nuovo millennio sono aumentati e i loro effetti sono decisamente più evidenti. Le canzoni del celebre gruppo britannico fanno da contenitore e da base per raccontare la vita di un uomo, di una donna e del loro amore messo a dura prova dall’arresto di lui: uno dei tanti incriminati dell’amministrazione pubblica italiana. ROMA.TEATRO GOLDEN Via Taranto 36 – tel.+39.06. 70493826