Viaggiare per conoscere, evadere, perdersi. Leggere per perdersi ancora, ma nelle esperienze vissute da altri. Magari molto simili alle proprie; o anche solo legate da un luogo, una storia o uno stato d’animo comuni, quasi come se nello stesso momento si potesse scoprire posti nuovi e riscoprirli attraverso gli occhi o i sentimenti di un grande autore.  Una possibilità che offrono solo i Golden Book Hotels. Una quarantina di alberghi sparsi in tutta Italia che, oltre al comfort delle proprie strutture ricettive, regalano un libro a ognuno dei propri ospiti. Libri di ogni genere suddivisi in varie collane, ma tutti rigorosamente personalizzati. A cominciare dalla copertina, con l’immagine propria dell’albergo, fino al contenuto, spesso legato al luogo stesso in cui sorge l’hotel.  Volumi in carta pregiata realizzati, nel rispetto delle diversità linguistiche dei clienti, in versione bilingue italiano/inglese, italiano/tedesco, italiano/francese e, da poco, anche in edizione italiano/spagnolo. E così, ci si potrà deliziare con le novelle e i racconti di Goethe, Verga o Maupassant (Collana “Il Caffè”). Oppure perdersi nella letteratura toscana firmata Boccaccio, Petrarca o Lorenzo de’ Medici (Collana “Le Menadi”). O, ancora, leggere di gastronomia (“I Rebbi”) e natura (“Le Naiadi”).  Ma non finisce qui. Gli Alberghi del Libro d’Oro offrono anche racconti d’autrice (Collana “Le Mimose”), raccolte di autori europei di medesima area linguistica (“Albatross”), poesia e lettere d’amore (“Amoretti”) e finanche una raffinata bibliografia di letteratura erotica (“X-Libris”).  Insomma, grandi classici ma anche proposte di lettura più fresche, che emergono dall’annuale concorso letterario “Eureka!”, bandito dalla stessa Associazione dei Golden Book Hotels. Si tratta della collana “Eureka”, della quale fanno parte tanti autori emergenti troppo spesso dimenticati dalla grande distribuzione libraria.  In tutto, sono circa 200 i titoli a disposizione, per un totale di quasi 70mila copie distribuite già distribuite quest’anno. Nel 2006, anno in cui è nata questa iniziativa, ne erano 55mila. L’anno scorso si è arrivati a 68mila. Segno tangibile del favore che sta incontrando l’idea di fare della cultura, quella che solo libri e viaggi possono dare, la propria parola d’ordine. E, d’altronde, non poteva essere altrimenti. Perché <leggere – diceva Jorge Luis Borges – è una delle poche possibilità che abbiamo noi uomini di essere felici>. Ma farlo mentre si scopre un posto nuovo, mai visto prima, vuol dire esserlo il doppio. Perché nello stesso istante si viaggia due volte.