Flusso sanguigno e cellulite sono legati l’uno all’altra. Quando per motivi costituzionali, ormonali e per eccessiva sedentarietà si verifica un ristagno di sangue e linfa nei capillari, si modifica la consistenza del grasso. Questo stimola la ritenzione di liquidi nei tessuti e facilita la produzione di cuscinetti adiposi. Situazione che non va sottovalutata perché può avere effetti negativi sulla salute generale della donna. La presenza di depositi di grasso profondi compromette la buona circolazione sanguigna delle gambe. Non solo. La presenza di cellulite vecchia rende difficile il dimagrimento. E ancora: con il tempo la cellulite tende a indurirsi interessando strati di tessuto sempre più profondi. Ciò comporta la compressione dei vasi sanguigni e delle terminazioni nervose. Quindi ce n’è abbastanza per capire quanto sia importante non sottovalutare questo disturbo. Un consiglio? Agire alle prime avvisaglie perché il momento migliore per intervenire è quando i depositi di grasso sono ancora giovani e interessano gli strati superficiali della pelle. La strategia da attuare è di fare molto movimento. Ginnastica, nuoto, tennis: qualunque esercizio è indicato per riattivare la circolazione. Unici sport sconsigliati, quelli che implicano l’uso di pesi e che comprimono la zona addominale, come il canottaggio. Parallelamente allo sport è utile anche ricorrere almeno una volta alla settimana al drenaggio linfatico manuale che l’effetto di ammorbidire e sciogliere la cellulite.