Nell’agosto 2020, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha adottato la Risoluzione che definisce gli anni 2021-2030 come il nuovo “Decennio per la sicurezza stradale”. Obiettivo? Dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030. Tra le varie raccomandazioni introdotte dall’Onu rientra anche l’adozione di misure per garantire adeguate capacità visive a tutti coloro che si mettono alla guida. Un importante progetto di prevenzione confermato anche a luglio 2021, rilanciato sempre dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione “Vision for Everyone: accelerating action to achieve the Sustainable Development Goals”.

In Italia, ogni anno muoiono sulla strada più di 3.000 persone e 240.000 rimangono ferite, delle quali il 7% in modo grave1. Ben il 24% degli utenti della strada ha riferito di avere difficoltà a vedere oggetti in lontananza, con particolare riferimento alla segnaletica stradale, mettendo a rischio la propria vita.

Scarsa visione, visione non corretta o sotto corretta abbagliamento sono alcune delle problematiche visive che possono rivelarsi quindi delle pericolose insidie alla guida. La vista è un elemento chiave per compiere scelte corrette su strada e anticipare potenziali rischi, per questo un’adeguata correzione visiva e una protezione contro l’abbagliamento in qualsiasi situazione, sia di giorno sia di notte, sono di fondamentale importanza.

Non tutti sanno – infatti – che secondo recenti ricerche, 9 persone su 10 dichiarano di provare sensibilità alla luce e stanchezza visiva (prurito, secchezza e arrossamento agli occhi 1 soggetto su 2, affaticamento 8 su 10 e cefalee 7 su 10 e poi ancora lacrimazione, ipersensibilità alla luce, visione offuscata, stanchezza oculare, pesantezza alle palpebre, arrossamento) e 3 su 10 sono molto sensibili alla luce. Sempre più portatori hanno problemi con la luce dovuti allo stile di vita contemporaneo e al contesto pandemico. Situazioni di discomfort, diffuse, ma ancora sottovalutate. La sensibilità alla luce è una problematica che colpisce trasversalmente la popolazione, dai più giovani fino ai presbiti moderni e iperconessi e può rivelarsi un reale impedimento per chi si mette al volante e non solo.

L’emergenza Covid-19 ha riscritto e modificato le regole della mobilità: sempre più persone utilizzano le due ruote per gli spostamenti in città, motorini, biciclette e dispositivi di micro-mobilità elettrica come monopattini, segway, hoverboard e monowheel. Anche per queste forme di “guida” alternativa una corretta visione è sinonimo di sicurezza.

Sono necessari controlli periodici della vista per garantire una buona visione e contestualmente un’adeguata correzione con presidi ad hoc.