LA MATTINA DI SAN VALENTINO. Ogni mattina lo shock del risveglio. Dal sogno alla realtà quotidiana. Trasformiamo il trauma in piacere. Una domenica senza fretta e senza programmi. Come la mattina di San Valentino.

Appena svegli, passate in rassegna tutto il corpo, respirando lentamente. Poi le coccole per la persona che si sveglia con voi: la seduzione del piede. Per Gabriele D’Annunzio, grande maestro di erotismo, sfiorare con il piede la persona amata è molto più eccitante che accarezzarla con le  mani. Allora la mattina di San Valentino fate così: versate una goccia di olio essenziale di palmarosa, una di bergamotto e una di benzoino in una miscela preparata con 2 cucchiai di olio di uva e un cucchiaio di olio di mandorle dolci (tutto in erboristeria), e massaggiate dolcemente i piedi della persona amata.

Shock superato. Ora passiamo alla colazione. Dolcissima, preparata con i prodotti dell’Azienda Agricola Si.GI. acronimo di Silvano e Giuliana, una coppia innammorata che qualche tempo fa decise di gratificare un vasto pubblico (sicuramente goloso) con le conserve che si preparavano nella cucina di famiglia. Così antiche ricette, frutti dimenticati, metodi artigianali, strumenti semplici e coltivazione biologica, garantiscono confetture, gelatine, sott’olio, salse di frutta e condimenti di primissima qualità. Per la vostra dolcissima colazione di San Valentino, vi consigliamo la ricca selezione di confetture SI. GI. ideali per farcire crostate “adorabili”

Ecco la ricetta base:

INGREDIENTI PER 8 PERSONE

– 150 g di mandorle

– 150 g di farina bianca

– 100 g di farina integrale

– 60 g di zucchero

– 2 uova

– 50 g di burro

– 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata

– latte

PREPARAZIONE

1 Tostare velocemente in un pentolino dal fondo basso 100 g circa di mandorle, raffreddarle e frullarle molto finemente

2 Mescolarle con le due farine e lo zucchero, disporre il tutto a fontana su una spianatoia, aggiungere la buccia di limone, le uova e il burro ammorbidito tagliato in piccoli pezzi

3 Impastare velocemente versando se serve poco latte e formare una pasta omogenea da lasciare riposare 20-30 minuti

4 Stendere i 3/4 dell’impasto di farina formando una sfoglia rotonda da disporre in una tortiera per crostate imburrata e infarinata lasciando dei bordi alti circa 1 cm

5 Farcirla con la confettura SI.GI. che preferite, cuocere in forno caldo a 180 gradi per 30-40 minuti circa, lasciare raffreddare e decorarla con le restanti mandorle intere.

san valentino

 

Dalle confettura di Lamponi, Albicocche, Visciole…a quelle più originali come  Morici o More di Gelso (ricavata dalla delicata cottura dei frutti appassiti, lasciati interi a macerare nel proprio succo); Mela e Menta (morbida e cremosa, la freschezza della menta, in armonia con il gusto della mela); Brugnolette (dal sapore aspro ma con retrogusto dolce); Giuggiole (leggendario frutto di cui parla addirittura Omero); Fichi Bianchi o “Fichi della Signora“(antica varietà di fichi, importata nel diciottesimo secolo da una nobile maceratese. Dolcissima); Cotogna e Sapa ( da una ricetta originale tipica maceratese); Pera Angelica (antica pera marchigiana dal profumo molto intenso).

Tuffate nello yogourt le mitiche Visciole al sole: dal ciliegio Visciolo (la specie acida) si ricava il frutto della visciola. Che ben maturo, viene lavato e asciugato per  riempire insieme allo zucchero, vasi di vetro chiusi e posti al sole  su tavole di legno per 38-45 giorni. Il risultato è un prodotto unico che non dimenticherete tanto facilmente!

E adesso frutta fresca e formaggi da accompagnare a dolcissime gelatine. Pere con la Gelatina di Cannella, intensa e speziata. Parmiggiano sposato a Gelatina di Anice, inedito. Gelatina di Cotogna semplicemente a cucchiaiate!