Quello che era già intuitivo è ora una certezza scientifica, perlomeno a livello sperimentale: l’attività fisica, se svolta regolarmente e senza eccedere, è un ottimo antinfluenzale. Un’equipe medica dello Iowa State University, coordinata dalla dott.ssa Marian L. Kohut, ha effettuato una prova di laboratorio sulle solite, preziose cavie. I topi sono stati suddivisi in due gruppi in base al diverso livello di allenamento fisico. Esposti allo stesso virus influenzale, è risultato che i più “tonici” subivano molto meno dei “pigri” gli effetti del contagio. I topolini più allenati avevano una minore concentrazione di virus nei polmoni e anche l’ampiezza delle aree organiche colpite era più contenuta. Lungi dall’applicare a priori la stessa teoria agli uomini, la dimostrazione made in USA è però la riprova di una massima comune: quella per cui un fisico in forma è sinonimo di maggiore reattività immunitaria al virus dell’influenza. Ma attenzione agli eccessi. Se crogiolarsi sul divano snobbando gli adduttori indebolisce il fisico, idem dicasi per le maratone salutiste al gancio della cyclette: la palestra, come tutte le medicine, fa bene se presa in dosi prescritte e limitate.