Può un  episodio nella vita di un uomo stravolgergli l’esistenza? È quello che succede al protagonista de L’anno della lepre.La novella, scritta da Arto Paasilinna, narra di Vatanen giornalista di successo ad Helsinki in Finlandia. Un uomo ben integrato nella società, felicemente sposato che, d’improvviso, inizia a provare un sentimento di rifiuto per tutto quello che la sua vita rappresenta.  Una sera, tornando in macchina da un servizio fuori città, investe una lepre, che fugge ferita nella campagna. L’animale selvatico, dunque, rimane ferito dal contatto con la civiltà. Vatanen scende dall’auto, la cerca, la trova, la cura e sparisce con lei nei boschi. Da questo momento prende inizio la nuova vita dell’uomo che riscopre il piacere della solitudine, del lavoro duro ma indipendente, in poche parole della libertà; la stessa che la vita “civile” poco a poco ci sottrae sino ad ingabbiarci. Inizia così il racconto delle svariate, stravaganti, spesso esilaranti peripezie di Vatanen, trasformato in un vagabondo che parte all’avventura. La sua divertente e paradossale fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà. L’uomo scopre che la vita può essere reinventata ogni momento e che se la felicità è per natura anarchica e sovversiva, si può anche avere il coraggio di inseguirla.  Il contrasto tra la libertà nelle foreste e la vita sociale  nelle città è  il filo conduttore di questo libro – culto che, nei paesi nordici, ha creato un genere nuovo: il romanzo umoristico ecologico.  Arto PaasilinnaL’ anno della lepreIperborea (2007)