Liala: la scrittrice dell’amore elegante
Il suo vero nome era Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi – e già così potrebbe sembrare uscita da uno dei suoi stessi romanzi. Ma fu Gabriele D’Annunzio a ribattezzarla Liala, dicendo:
“Perché voli lieve sopra le cose come una liala”.
Sì, lui parlava così.
Ma Liala ha preso quel nome con leggerezza e decisione, e ha costruito un intero mondo di storie d’amore, scritte tra gli anni ’30 e ’60, capaci ancora oggi di emozionare, consolare e – sì – sorprendere.
Perché leggere oggi i romanzi rosa di Liala
1. Perché sono un pezzo di storia sentimentale
I romanzi di Liala sono finestre aperte sull’Italia che fu. Un’Italia dove le emozioni si vivevano in silenzio, le lettere si spedivano per davvero, e le donne – pur con ruoli apparentemente marginali – cercavano e trovavano modi di autodeterminarsi.
Leggerla oggi è come ascoltare la voce di una nonna che ha avuto mille vite, e le racconta con pudore, passione e una prosa che non ha mai fretta.
2. Perché il romanticismo non è morto, si è solo messo i jeans
Le storie di Liala parlano d’amore con uno stile che oggi potremmo chiamare “vintage”, ma che in realtà è solo onesto. L’amore nei suoi libri è spesso struggente, fatto di attese e distanze, di rinunce nobili e piccoli gesti. In un’epoca in cui tutto è immediato e un messaggio può contenere un’intera relazione, c’è qualcosa di profondamente umano nella lentezza emotiva dei suoi personaggi.
3. Perché scriveva bene
Liala non era solo una “signora che scriveva storie d’amore”. Era una narratrice consapevole, dotata di una lingua pulita, musicale, a tratti poetica, ma sempre accessibile. C’è rigore nel suo stile, e un senso di misura che manca in molta narrativa contemporanea. Le sue frasi non gridano, ma ti restano dentro.
4. Perché il rosa non è un colore debole
C’è sempre stato un certo snobismo intorno ai romanzi rosa, come se l’amore fosse un tema di serie B. Eppure, Liala ha venduto milioni di copie, ha avuto lettori (e lettrici) di ogni classe sociale, e continua a essere ristampata.
Forse perché, in fondo, tutti abbiamo bisogno di storie che ci dicano che nonostante tutto, l’amore – quello vero – è possibile.
Leggere Liala oggi è un atto di cura
Un gesto lento, come prendere un treno invece di un volo low cost.
È lasciarsi cullare da una voce gentile, entrare in un mondo dove l’amore ha ancora una forma precisa, e le parole contano.
Non serve crederci fino in fondo. Basta lasciarsi andare.
Come (ri)cominciare a leggere Liala oggi
Guida pratica per cuori moderni in cerca di storie antiche
Entrare nel mondo di Liala può sembrare, all’inizio, un po’ come aprire il baule dei ricordi di qualcun altro: profuma di passato, ma dentro ci sono emozioni che conosci anche tu.
Ecco da dove partire, senza inciampare nei merletti:
1. Scegli un titolo che parli anche a te
Non serve cominciare in ordine cronologico. Meglio seguire l’intuizione o l’atmosfera che cerchi:
- Vuoi passione e malinconia a tinte forti? Prova “Signorsì” o “Ore 9: lezione d’amore”
- Cerchi una storia più dolce, piena di attese e rinunce? “Senza domani” o “Baci rubati”
- Ti attira il fascino dell’ambientazione d’epoca? “Passione lontana” è un piccolo romanzo di formazione mascherato da racconto romantico.
2. Non aspettarti il cinismo di oggi
Liala scrive in un tempo in cui l’amore non era sarcastico, e nemmeno sbrigativo. Nei suoi romanzi, la gente sente. Davvero.
C’è attesa, ci sono lettere senza risposte, ci sono occhi che parlano e mani che non si toccano. È un altro ritmo, ma non è più lento. È solo più profondo.
3. Portalo dove nessuno si aspetta Liala
Leggi un suo romanzo in treno, sull’app del telefono, in un bar rumoroso. Scopri che l’eleganza emotiva regge benissimo anche tra una notifica di WhatsApp e una playlist distratta.
Liala può convivere con la contemporaneità, purché tu le conceda una pagina alla volta.
4. Parlane senza scusarti
Sì, stai leggendo un romanzo rosa scritto nel 1937. No, non è un guilty pleasure. È una scelta.
Un modo per ricordare che il cuore umano, per quanto lo si vesta di ironia, ha bisogno di parole gentili, dolori taciuti e finali incerti ma pieni di speranza.
5. Tienine uno sul comodino (per i giorni difficili)
Ci sono giorni in cui solo Liala sa parlare. Quando tutto ti sembra veloce, banale o finto, le sue frasi sembrano riordinare l’anima.
Non servono troppe spiegazioni. Basta aprire una pagina. Lei sa già.
