Beffa e danno per la Rti, società del gruppo Mediaset che cura la trasmissione Matrix di Canale 5: il Giudice del Lavoro Guido Rosa ha stabilito che il licenziamento di Enrico Mentana, avvenuto nel febbraio scorso, è illegittimo e al conduttore deve essere reso il timone della sua trasmissione, con accluso risarcimento in denaro. La notizia bomba arriva inaspettatamente e scuote i vertici di Mediaset, che informano: “Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni della sentenza, non ancora depositate dai magistrati, ma fin d’ora rendiamo noto che appelleremo questa decisione in tutte le sedi competenti”. Il “fattaccio” risale al lunedì della morte di Eluana Englaro: il tragico evento, che chiude un lungo e travagliato iter giudiziario e mediatico, catalizza l’attenzione di tutti. Mentana, allora alla guida di Matrix, propone un adeguamento eccezionale del palinsesto di Canale 5 per consentire al programma una messa in onda estesa, in prima anziché in seconda serata. Ma dai piani alti di Mediaset arriva un secco no: la programmazione prosegue senza variazioni, con il prime time affidato al Grande Fratello. Mentana contesta il diktat e quella sera stessa rassegna la sue dimissioni. L’azienda ratifica in sordina il licenziamento e di lì a una settimana designa il successore: Alessio Vinci. Mentana, nel corso di alcune apparizioni tv e durante una “Lezione di Giornalismo” all’Auditorium di Roma, ha espresso sconcerto e rammarico per essere stato allontanato e sostituito così rapidamente. Ha alluso alla scomodità della sua posizione, non perfettamente allineata con le alte sfere di Mediaset. Infine, si è detto preoccupato per lo stato della stampa italiana: “Quando vedo le classifiche internazionali sulla libertà di stampa impazzisco, mi chiedo come dev’essere l’informazione nei 71 paesi che ci precedono”. Ora, l’inatteso reintegro nel team di Matrix riapre un dibattito che si credeva concluso. “Non ho niente da dire. Non ho elementi per commentare. Sono molto impegnato sul lavoro per la trasmissione” ha commentato brevemente Alessio Vinci, erede di Mentana.