Durante l’inverno del 1887, Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov (Tichvin, 18 marzo 1844 – Ljubensk, 21 giugno 1908) decise di comporre un brano orchestrale basato sul libro Le mille e una notte, formato da episodi fra loro non collegati. Il brano fu terminato tra il 4 e il 7 agosto 1888: ne risultò una suite sinfonica in quattro movimenti relativi che formano un tema unitario. L’intento del compositore era di creare l’atmosfera dei racconti fantastici d’Oriente.  Giovanni Sgambati (Roma, 28 maggio 1841 – Roma, 14 dicembre 1914), nato da padre italiano e da madre inglese, fanciullo prodigio, fondò con Ettore Pinelli a Roma il Liceo musicale di Santa Cecilia. Fu anche il primo italiano a comporre un concerto romantico per pianoforte e orchestra, il Concerto per pianoforte e orchestra in sol minore, Op. 15 (1878-1880). I suoi modelli altro non potevano essere che Liszt prima di tutto, ma anche Schumann e Chopin.   Medea (Médée), opera lirica in tre atti di Luigi Cherubini (Firenze, 14 settembre 1760 – Parigi, 15 marzo 1842), su libretto di François-Benoît Hoffmann, basato sulla tragedia greca omonima di Euripide, fu rappresentata per la prima volta al Théâtre Feydeau di Parigi il 13 marzo 1797, con Julie-Angélique Scio nel ruolo di Medea e Pierre Gaveaux nel ruolo di Giasone. La prima rappresentazione in Italia avvenne il 30 dicembre del 1909, al Teatro alla Scala di Milano. La vicenda storica dell’opera sintetizza diversi gusti musicali: italiano, francese e tedesco. Opera severa, di impianto tipicamente neoclassico e senza concessioni alla fluente melodia italiana, Medea godette dell’ammirazione dei compositori tedeschi (tra cui Weber, Beethoven, Schumann, Brahms e Wagner) più che di quelli italiani. La sua riscoperta in Italia ed a livello internazionale si legò, negli anni cinquanta del XX secolo, all’interpretazione di Maria Callas, che è rimasta paradigmatica: la grande intensità drammatica di essa fu tale da spingere successivamente il regista italiano Pier Paolo Pasolini ad affidare al grande soprano il ruolo di attrice protagonista nell’omonimo film (in prosa, non correlato all’opera) da lui diretto nel 1969.